di Piero Campani
Da sempre è stata una delle passeggiate più ricercate di tutto il rione. Con il sole in fronte per riscaldarsi in inverno, per prendere il tiepido sole in primavera, per stare all’ombra delle piante in estate. Tutto cancellato dalla giunta Nardella. La persona,(pedone, mamme, nonne, etc) che fino ad ora passeggiava su via xx settembre stava vicino alla siepe per respirare aria buona, guardare il Mugnone, lontano dal traffico abbastanza rilevante. Da adesso il pedone viene sloggiato dalla siepe per essere confinato vicino alla strada per respirare meglio i gas di scarico.
Il tutto all’insaputa dei cittadini e dei residenti. Nessun confronto, tutto calato dall’alto secondo lo stile della giunta Nardella.
Ormai la zona che va dallo Statuto al Ponte Rosso è al centro delle elucubrazioni dei ragazzi della Mobilità, quelli della playStation che non riescono a capire le esigenze di un rione con i giochetti che fanno sul computer senza conoscere la realtà. Quella vera non quella virtuale.
L’ultima trovata è quella di aver realizzato una pista ciclabile per tutta la passeggiata sul Mugnone. Ai pedoni spesso anziani con una deambulazione non perfetta, alle mamme con carrozzine non restano che a disposizione che 50 centimetri.
Non solo per raggiungere le panchine.
La questione è stata sollevata da Marco Vichi residente, scrittore, animatore di Giglio Amico. “Si tratta della corsa a realizzare piste ciclabili scrive Marco Vichi -, con particolare riguardo nel Q5, in via XX Settembre, dove i lavori sono in avanzato stato di realizzazione.
Occorrono alcune precisazioni. Credo che la normativa esiga un larghezza tale da contenere due corsie di marcia; pertanto il marciapiede interessato in via XX Settembre (lato Mugnone) viene ad essere occupato quasi interamente dalla pista”.
“Questo marciapiede, continua Marco Vichi -oltre ad avere numerose panchine, è affollato continuamente da pedoni di tutte le età (bambini e anziani compresi, oltre che da cani al guinzaglio), che già da tempo sono oggetto di rischi continui causati dalle numerose biciclette che vi transitano (spesso in maniera tracotante, senza uso campanello con la convinzione della propria assoluta dominanza del marciapiede). Numerosi alterchi ed anche incidenti si sono manifestati nel tempo e, credo, che dopo i nuovi lavori aumenteranno ancor di più”.
Continua la lettera prospettando che la pista ciclabile poteva essere studiata dal lato di viale Milton lato spalletta del Mugnone dove “non è utilizzata se non dopo aver posteggiato la macchina””E’ chiaro – conclude Marco Vichi _che si ridurrebbero i posti per il parcheggio delle auto che andrebbero disposte o a lisca di pesce più inclinata o parallele alla strada negli spazi compresi fra gli alberi”.
Senza ridurre i posti auto, si poteva ipotizzare due mini piste ciclabile come esistono in tutta europa. Via XX settembre in una direzione, viale Milton nella direzione opposta che si ricollegavano con le passerelle sul Mugnone, allo statuto e al ponte rosso. Si salvavano capre e cavoli.