di Piero Campani
Sul nostro articolo di via XX settembrae è arrivata una precisazione dell’ufficio mobilità che conferma il fatto che non si può lavorare sulle carte ma bisogna alzarsi dall ae sedie delle scrivanie e andare a vedere quello che succede nella città. Tutti i giorni. Dalla mattina alla sera.
All’ufficio mobilità non hanno neanche letto quello che scrive Marco Vichi quando afferma che giornalmente ora su ora esistono problemi di sicurezza fra chi percorre la via su due ruote a tutta velocità e chi percorre la via per spostarsi o per trascorrere qualche ora rilassato su una panchina. Per fortuna esiste la tecnologia. Garantiamo che faremo delle riprese con telecamera per far vedere all’ufficio mobilità come si svolge la vita nella ex passeggiata di via xx Settembre. Così la città potrà rendersi conto. Se poi abbiamo sbagliato, vedendo le immagini, chiederemo scusa, ma crediamo che sarà qualcun altro a doverlo fare.
Attraversare la passerella di via Landino con il buio è ad alto rischio. Appena finisce la passerella arriva la pista ciclabile con la visione coperta dalla siepe. Una persona deve affacciarsi, allungare il collo, vedere se arriva un ciclista, spesso di notte a forte velocità. e poi attraversare verso via 9 Febbraio. Devono venire di notte a prendere visione. Ricordandosi di chiedere la straordinario all’assessore.
E SE SUCCEDE UN INCIDENTE FRA CICLISTA E PEDONE? CHI PAGA?
Dopo aver desertificato Via Statuto adesso pensano di fare la stessa cosa per via XX settembre
Poi l’amministrazione comunale può decidere quello che vuole ma non può più dire che esiste STORICA PASSEGGIATA lungo Mugnone. Con la bitumazione colorata nella prima parte della via che come dimostra la nostra foto prende tutto il marciapiede, i ciclisti si sentono già padroni della strada e quasi sempre inveiscono contro chi con un cane al giunzaglio, contro un anziano con il badante attaccato al braccio, una mamma con la carrozzina costretti per forza ad occupare parte della pista rossa.
Via XX settembre lato Mugnone non può essere più considerato un marciapiede per camminare, passeggiare come è sempre stato. Ormai è asservito alle esigenze di vuole muoversi con le due ruote. Giustissimo ma ci vogliono le regole e gli spazi da codice della strada.
La risposta dell’ufficio Mobilità si commenta da sola a dimostrazione che non hanno capito il problema. O non vogliono capire. Niente contro i ciclisti. Anzi. Ma chi deve decidere deve tener presente tutte le categorie.
Nessuno sfratto dei pedoni ma soltanto la giusta manutenzione di un percorso ciclabile esistente. È quanto precisano gli uffici della mobilità in merito a quanto evidenziato da un sito di informazione cittadino riguardo alla pista ciclabile di via XX Settembre. “Nella strada da anni esiste un percorso promiscuo ciclabile-pedonale indicato dalla segnaletica e che attualmente è in manutenzione: i lavori prevedono il rifacimento completo della pavimentazione in conglomerato bituminoso”. Gli uffici aggiungono che erano arrivate segnalazioni e richieste di intervento da parte dei cittadini che utilizzano la pista ciclabile. E che come la mobilità pedonale anche quella ciclabile è meritoria di tutela e attenzione. (mf)
PER CHIAREZZA PUBBLICHIAMO UN PASSO DEL CODICE DELLA STRADA PER la PISTA CICLOPEDONALE (TERMINE ESATTO)
Inoltre i ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati a questi ultimi e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza. Tale comportamento deve essere tenuto anche nel caso di attraversamento di carreggiate a traffico particolarmente intenso e, in generale, dove le circostanze lo richiedano.
Passo dall’art. 182 del D.Lgs. n. 285/1992 e successive modificazioni ed integrazioni (Codice della Strada) e dall’art. 377 del D.P.R n. 495/1992