La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza che, in appello, aveva condannato a nove anni di reclusione al fiorentino 57enne, noto alle cronache come “il falso oncologo”, accusato dell’omicidio volontario e delle lesioni aggravate a due suoi ex pazienti. Il processo è da rifare. Secondo l’accusa che più aveva destato scalpore, l’uomo, avrebbe fatto interrompere una cura di chemioterapia per una semplice flebo di vitamine. In primo grado, il tribunale di Firenze lo aveva condannato a 14 anni. L’uomo era stato condannato anche per esercizio abusivo della professione medica. L’avvocato difensore, in attesa del testo della sentenza, è convinto che i giudici abbiano ritenuto insufficienti le motivazioni della condanna. Pronti alla battaglia legale i parenti delle vittime.