”Siamo consapevoli dell’importanza strategica che il terzo gruppo bancario del Paese, ovvero il Monte dei Paschi di Siena, riveste per Siena, la Toscana e l’Italia tutta. L’auspicio e’ che, dinanzi a questa grave crisi, si individuino tutte le soluzioni possibili per giungere a una via d’uscita”. Lo afferma Massimo Parisi, coordinatore regionale Pdl in Toscana. ”Ci pare pero’, come abbiamo detto e scritto piu’ volte, che il piano industriale si basi su una serie di presupposti non del tutto convincenti. E ci meraviglia – aggiunge Parisi – che questo stia avvenendo nel totale silenzio delle istituzioni toscane, una grave mancanza non solo perche’ rispetto a questa vicenda ci sono e ci saranno riflessi occupazionali, ma anche perche’ uno dei presupposti su cui si fonda il piano industriale riguarda la riduzione molto consistente dei volumi degli impieghi, ovvero dei prestiti erogati alla clientela e alle imprese. Ci meraviglia che su questo, che e’ uno dei temi cruciali per l’economia regionale, non sia stata detta una sola parola ne’ da i vertici della Regione Toscana, ne’ dalle associazioni di categoria”. ”Cio’ detto – conclude il deputato toscano – non crediamo possibile uscire da questa situazione senza una chiara e netta autocritica sul passato e sui troppi errori che la commistione politica-banca ha provocato fino ad oggi. Siamo certi che la nuova dirigenza voglia portare avanti un nuovo corso e saremo tanto piu’ solidali con l’operato dei nuovi amministratori, quanto piu’ marcheranno con fatti e atti concreti la loro distanza rispetto a un passato che ci ha portato ai risultati cui assistiamo oggi”.