Occorreranno due anni di lavoro certosino all’equipe dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze, per eliminare le incrostazioni dei numerosi interventi di restauro che nel corso dei secoli sono stati effettuati sull’Adorazione dei Magi, celebre opera iniziata nel 1481 su commissione del Monastero di San Donato a Scopeto e mai terminata. Al termine dell’operazione, ha spiegato oggi presentando l’avvio dell’intervento di recupero sul dipinto, il sovrintendente dell’Opificio Marco Ciatti, ”le figure presenti nell’opera avranno recuperato la tipica tridimensionalita’ leonardiana, ed emergeranno tracce di colore, come l’azzurro nel tratteggio di alcuni personaggi, il bianco piombo del cielo e forse anche il verde degli alberi”. L’Adorazione dei Magi dagli Uffizi era stata, nel novembre scorso, trasportata d’urgenza al laboratorio di restauro per un grave problema di offuscamento del colore e tenuta del supporto ligneo: in questi mesi il dipinto e’ stato sottoposto ad una vasta gamma di esami diagnostici per verificare con accuratezza le sue condizioni: adesso la fase di analisi e’ terminata ed il restauro vero e proprio puo’ avere inizio.