Un pittore di grande valore e un eccezionale fotografo. Non poteva che tradursi in qualcosa di speciale l’incontro tra Mario Fallani e Cy DeCosse: ne è la prova l’amicizia transatlantica che li lega da quasi sessant’anni, da quando, nel 1954 si conobbero all’Istituto d’Arte di Porta Romana.
Oggi, l’americano Cy DeCosse rende omaggio al fiorentino Mario Fallani con un’esposizione di immagini pluridecennali. Una mostra raffinata e nostalgica che sarà inaugurata domani, giovedì 11, (ore 16) alla galleria Abracadabra in via dell’Amorino 5. La mostra, aperta fino al 28 ottobre, raccoglie una serie di scatti dove Fallani è il protagonista: nel suo studio in epoche diverse, mentre dipinge i suoi fiori trasognati, gli alberi e la campagna. Il ritratto di un artista di straordinaria sensibilità scritto attraverso il tempo con la calligrafia sapiente di un grande fotografo e sperimentatore.
A fare da cornice al loro primo incontro una Firenze postbellica, povera ma bella e ancora piegata nella ricostruzione. Qui il giovane Fallani trova sponda intellettuale nell’americano alto, dinoccolato e sicuro di sé. Stessi gusti, stesse passioni, stessa voglia di riuscire. Ma l’amicizia non si interrompe neppure quando DeCosse torna negli Stati Uniti, mentre in Italia Fallani continua a costruire l’edificio della sua carriera prestigiosa. Poi Fallani si trasferisce in America, sposa Pat Klee, e ottiene una cattedra a Chicago, poi a New York. E tra un insegnamento e l’altro l’amicizia con DeCosse vive nuove stagioni.
Altre mostre, altre avventure, una quantità inverosimile di pranzi tra famiglie e amici. Dove si sposta Fallani, DeCosse non si fa mancare, sempre presente ad applaudire le grandi esposizioni dell’amico pittore, in America, Germania e altrove, prima e dopo il ritorno a Firenze.
