di Tommaso Giacomelli
Non c’è bisogno di spiegare che cosa significhi Fiorentina – Juventus, specialmente per il popolo Viola. Sabato all’Artemio Franchi arriva la rivale di sempre per la partita più sentita dell’anno. Il popolo gigliato è pronto a dare un caldo benvenuto agli “odiati” bianconeri e a spingere gli undici di Montella al riscatto, grazie alla carica di ben 40.000 tifosi pronti a sostenere la squadra dal primo all’ultimo minuto.
Perché Fiorentina-Juventus di Sabato 14 settembre sarebbe la partita dei due allenatori? Partiamo da Vincenzo Montella. L’Aeroplanino non vive di certo un momento facile, la stagione è ricominciata esattamente come il termine di quella scorsa, con due sconfitte e zero vittorie nelle prime due uscite stagionali. Da quando è tornato sulla panchina gigliata, il tecnico napoletano non è ancora riuscito a conquistare i tre punti in Serie A, molti lo vedono già sulla graticola, mentre altri chiamano a gran voce la sua testa. Sembra ingiusto trattare così un tecnico che nel suo ciclo precedente in riva all’Arno era riuscito a far divertire una piazza intera e a raggiungere dei piazzamenti davvero rispettabili, come il quarto posto per tre anni di fila, una semifinale di Europa League e una finale di Coppa Italia. Vero che non si vive di ricordi, ma che Montella sia diventato un allenatore “scarso” dalla sera alla mattina è davvero ingiusto. Sicuramente il tecnico gigliato sente il peso delle sconfitte, avrebbe bisogno di sostegno, comprensione e soprattutto di tempo, perché la squadra che ha adesso in mano è stata rivoluzionata e il progetto tecnico ha preso forma solamente negli ultimi giorni di mercato. La partita con la Juve sembra proprio essere l’occasione giusta per svoltare e per ritrovare un feeling con Firenze che sembra smarrirsi col passare del tempo e con l’accumularsi delle sconfitte. Ma proprio Montella era sulla panchina Viola quando la Fiorentina vinse sulla Juventus in rimonta 4-2 con la storica tripletta di Giuseppe Rossi e con la rete di Joaquin. Era il 2013, la Viola non batteva la Juve al Franchi dalla stagione 98/99, quella volta fu rotto un tabù, l’auspicio è che proprio la Juve possa far tornare Montella sulla via del successo. Da segnalare che anche l’ultimo trofeo conquistato dal Milan è stato con Montella in panchina e proprio contro la Juventus in Supercoppa Italiana. Corsi e ricorsi storici.
Sarà una partita significativa anche per Maurizio Sarri, che farà finalmente l’esordio in Serie A sulla panchina della Juventus proprio a Firenze, contro la Fiorentina, la squadra che ha sempre detto di tifare. Infatti il nuovo tecnico bianconero è stato assente nelle prime due partite stagionali della Vecchia Signora a causa di motivi di salute. Ma attenzione, i latini dicevano “Nemo Propheta in Patria”, “Nessuno è profeta nella propria patria”, perché anche se nato a Napoli, Sarri è un toscano d’adozione e tifoso gigliato, perciò l’augurio di tutti i tifosi Viola è che la saggezza latina si riveli ancora una volta corretta e veritiera. Buon Fiorentina – Juventus a tutti.