Il Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, ha stabilito che gli Stati Uniti potranno imporre dazi su beni europei per 7,496 miliardi di dollari per compensare i sussidi ricevuti da Airbus. La decisione è l’ultimo capitolo della decennale disputa che vede l’Ue e gli Usa in lite per i contributi pubblici erogati ai giganti aeronautici. Nei prossimi mesi è attesa una pronuncia analoga, stavolta contro gli Usa in merito agli aiuti a Boeing.
Dopo questa decisione le principali borse europee hanno incrementato le perdite: Francoforte cede il 2,76%, Parigi il 3,12%, Londra il 3,23% e Madrid il 2,77%. A Milano il calo è stato del 2,87%.
L’Italia rischia di trovarsi nella situazione peggiore: non ha nessun beneficio in termini di occupazione e di Pil visto che non partecipa al consorzio Airbus. Ora però potrebbe pagare pegno sulle sue esportazioni. Le tariffe alla frontiera potrebbero costare almeno 5 miliardi. Complessivamente il made in Italy verso gli Usa ammonta a 42 miliardi con una crescita che negli ultimi due anni è stata del 5%.
“Ieri ho ricevuto il segretario di Stato Usa Pompeo. L’Italia si rende perfettamente conto che c’è una tensione commerciale a livello globale e, sicuramente, la prospettiva di questo confronto sui dazi tra Stati Uniti e Unione Europea non può non considerare che siamo coinvolti come Unione Europea, tuttavia confidiamo di poter ricevere attenzione dal nostro tradizionale alleato su quelle che sono alcune nostre produzioni strategiche”, ha detto il premier Giuseppe Conte, commentando la notizia con i giornalisti a Cagliari.
(ITALPRESS).