L’Italia senza generazioni, over 65 in marcia verso la modernità, cittadini stranieri alla scoperta del mondo digitale, lo smartphone sorpassa la televisione e la smart tv avanza. Sono questi i principali risultati emersi dal secondo Rapporto Auditel-Censis presentato oggi a Roma alla Camera dei Deputati. La Ricerca di Base Auditel racconta come sta cambiando la parte più intima della società italiana, delle famiglie, delle convivenze reali e del sistema di relazioni tra i componenti delle stesse. “Il secondo Rapporto Auditel-Censis conferma l’importanza e il valore della Ricerca di Base Auditel, l’asset meno conosciuto della nostra società, ma, probabilmente, il più importante, giacché permette di costruire e innovare il SuperPanel Auditel, mantenendolo costantemente allineato ai cambiamenti in corso nella società italiana e, quindi, capace di certificare fedelmente i consumi TV”, ha dichiarato Andrea Imperiali, presidente di Auditel. “Il Rapporto conferma la bontà della scelta di monitorare gli ascolti anche sui device digitali vista la proliferazione degli schermi su cui godere dei contenuti televisivi”, ha aggiunto. Dai dati emerge che avere un minore in casa spingerebbe all’acquisizione e al consumo di media e tecnologie. Se a questo si combinano condizioni socioeconomiche favorevoli, i comportamenti di consumo diventano anticipatori della società che verrà. È il caso di 742.000 famiglie, ovvero il 3% delle famiglie italiane, che raddoppiano o triplicano le dotazioni e le fruizioni del resto del Paese, diventando pioniere del cambiamento. Sono invece 2 milioni 800.000 le famiglie di over 65 che hanno due o più componenti e che sono mediamente più ricche della media delle famiglie italiane. In questi nuclei familiari aumentano tutti gli schermi per il consumo di contenuti tv e web, quindi crescono gli apparecchi televisivi, aumentano computer fissi, portatori tablet e connessioni a internet. “Il rapporto mette in luce che il fenomeno della digitalizzazione sta creando un grande processo di democratizzazione della società italiana, infatti, viviamo tutti in uno stesso mondo: quello digitale”, ha affermato Giuseppe De Rita, presidente del Censis. Secondo Alberto Barachini, presidente Commissione Vigilanza Rai, invece “uno dei dati più rilevanti del rapporto è quello riguardante i cittadini stranieri che hanno bisogno e cercano un’integrazione culturale che gli strumenti tecnologici possono dare loro”. I cittadini stranieri che risiedono regolarmente in Italia sono oltre 5 milioni, l’8,7% della popolazione residente e sono mediamente più giovani degli italiani, hanno un lavoro, hanno case da arredare e figli minori da far crescere e sono particolarmente favorevoli alla crescita delle dotazioni e dei consumi avanzati di tecnologie e di informazione, anche se frenata dal livello socioeconomico basso o medio. In più, la Ricerca di Base Auditel ha rilevato che nel 2018 la società italiana ha 112 milioni di schermi, attraverso i quali fruire di programmi televisivi o di altri contenuti audio e video. Un dato in crescita rispetto al 2017 di oltre mezzo milione. Infatti, ogni famiglia ha una media di 4,6 device a disposizione tra i quali primeggiano gli smartphone (43 milioni e 600.000), che superano gli apparecchi tv (42 milioni e 300.000), e le Smart Tv e i dispositivi esterni che permettono di collegare al web un teleschermo tradizionale (10 milioni e 400.000, di cui 6 milioni e 500.000 connessi, con una crescita del 20,6% rispetto al 2017).
(ITALPRESS).