Con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso ieri mattina la polizia ha arrestato due sedicenti cittadini lituani di 33 e 39 anni. In mattinata i due, entrambi già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia, sono stati notati in via Locchi dagli agenti della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso impegnati nella specifica attività di contrasto ai furti in appartamento disposta dal Questore Francesco Zonno. I poliziotti hanno seguito a distanza i sospetti fino a via Barducci dove ad attenderli c’era un complice che aveva già forzato il portone di un condominio. Quest’ultimo si è poi allontanato facendo perdere le proprie tracce, mentre gli altri due sono entrati nel palazzo. Quando sono usciti dall’immobile gli stranieri, circondati dagli uomini della Squadra Mobile, hanno tentato invano di disfarsi dei ferri del mestiere: uno ha nascosto un cacciavite dentro una cassetta delle lettere, l’altro ha gettato a terra una bustina con all’interno grimaldelli e oggetti utilizzati per scassinare le porte delle abitazioni. Proprio quella di un appartamento all’ultimo piano del palazzo, era stata infatti forzata e presentava sulla serratura segni freschi compatibili con gli strumenti sequestrati agli arrestati. Nella circostanza però, i malviventi non erano riusciti ad entrare nella casa. I due sono finiti a Sollicciano. Ulteriori accertamenti hanno inoltre fatto emergere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del 39enne in merito ad un altro furto in appartamento messo a segno l’estate scorsa in via Chimenti con le medesime modalità. In quell’occasione la Polizia Scientifica rilevò delle impronte sul luogo del delitto che coincidono con quelle dello straniero. Nei confronti dell’arrestato è quindi scattato anche il fermo di polizia giudiziaria per furto aggravato.