YOKOHAMA (GIAPPONE) – Per la terza volta nella sua storia, il Sudafrica è campione del Mondo. Nella finalissima di Yokohama, gli Springboks battono l’Inghilterra per 32-12 e si riprendono il titolo iridato dopo i successi del 1995 e del 2007.
Gara equilibrata per oltre un’ora. Le due difese concedono poco e in un primo tempo senza mete sono i piazzati a fare la differenza: quattro ne infila Pollard, due Farrell e al riposo gli Springboks sono avanti 12-6. L’inerzia del match non cambia nemmeno nella ripresa, nonostante l’ingresso di George Kruis per Courtney Lawes fra gli inglesi. La difesa sudafricana è di una solidità impressionante, gli uomini di Eddie Jones continuano a essere rimbalzati indietro e da una nuova mischia nasce l’ennesimo piazzato che Pollard trasforma con la solita precisione (15-6). Si va avanti così, a forza di punizioni, e superata l’ora di gioco il punteggio è di 18-12 per gli Springboks, con un errore a testa per Pollard e Farrell. Ma al 66′ ecco finalmente la prima meta: splendida combinazione fra Am e Mapimpi e Sudafrica a segno, con la benedizione anche del TMO. Per gli inglesi è un colpo durissimo e qualche minuto dopo è Cheslin Kolbe a farsi largo fino alla meta, sentenziando la partita. Come nel 2007, il sogno inglese si infrange contro la corazzata sudafricana.
(ITALPRESS).
Gara equilibrata per oltre un’ora. Le due difese concedono poco e in un primo tempo senza mete sono i piazzati a fare la differenza: quattro ne infila Pollard, due Farrell e al riposo gli Springboks sono avanti 12-6. L’inerzia del match non cambia nemmeno nella ripresa, nonostante l’ingresso di George Kruis per Courtney Lawes fra gli inglesi. La difesa sudafricana è di una solidità impressionante, gli uomini di Eddie Jones continuano a essere rimbalzati indietro e da una nuova mischia nasce l’ennesimo piazzato che Pollard trasforma con la solita precisione (15-6). Si va avanti così, a forza di punizioni, e superata l’ora di gioco il punteggio è di 18-12 per gli Springboks, con un errore a testa per Pollard e Farrell. Ma al 66′ ecco finalmente la prima meta: splendida combinazione fra Am e Mapimpi e Sudafrica a segno, con la benedizione anche del TMO. Per gli inglesi è un colpo durissimo e qualche minuto dopo è Cheslin Kolbe a farsi largo fino alla meta, sentenziando la partita. Come nel 2007, il sogno inglese si infrange contro la corazzata sudafricana.
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