Un allarme, fortunatamente rientrato, e alcune prove tattiche che fanno pensare a una Fiorentina diversa da quella standard nella gara di domenica pomeriggio contro il Chievo.
L’ allarme ha riguardato Stevan Jovetic che ha lasciato anzitempo l’allenamento di oggi. Ma poco dopo la seduta dalla società viola hanno fatto sapere che si è trattato di una scelta studiata a tavolino, a scopo precauzionale, per un giocatore che aveva disputato novanta minuti martedì sera con la sua nazionale. Perciò sulla presenza di Jo-Jo a Verona non dovrebbero esserci dubbi, dubbi che invece sono verosimili per quanto riguarda Mati Fernadez e Cuadrado. I due sudamericani, infatti, si alleneranno soltanto a partire da domani e Montella dovrà saggiarne le condizioni dopo le faticose gare disputate al di là dell’oceano, con le loro nazionali. Difficile, quindi, pensare che possano giocare dall’inizio. Più facile che si siedano in panchina e il tecnico viola dovrebbe rilanciare dall’inizio Cassani, al posto di Cuadrado, mentre la maglia vacante di centrocampo se la giocano alla pari Romulo e Migliaccio.
Possibili novità anche per la difesa: salgono le quotazioni di Savic che potrebbe prendere il posto di Tomovic che, dopo la non brillante prova con la maglia della Serbia, dovrebbe beneficiare di una giornata di riposo.
Cartellino Rosso a Klose Oggi a Roma i dirigenti viola hanno premiato il calciatore della Lazio Miroslav Klose con il cartellino viola, per il gesto di fair play di cui è stato protagonista nella gara col Napoli (ha ammesso all’arbitro di aver segnato un gol con la mano). Ma il responsabile della comunicazione viola Gianfranco Teotino ha anche sventolato in faccia a Klose un cartellino rosso per ricordare il famoso gol in fuorigioco segnato dal tedesco nel 2010 nella sfida di Champions tra la Fiorentina e il Bayern Monaco. Un siparietto divertente, commentato così da Klose: “In quell’occasione dopo il gol ho guardato guardalinee e arbitro, ma nessuno ha detto nulla, e mi hanno convalidato il gol. Poi rivedendolo ho visto che si trattava di chiaro fuorigioco, ma ormai era andata così. Contro il Napoli la vicenda è diversa. Quando è arrivato l’arbitro vicino a me e me l’ha chiesto ho ammesso di aver toccato il pallone con la mano. Non ho avuto problemi a dirlo. L’ho fatto anche per i bambini che guardano questo sport”.