Sono 370 i cittadini mugellani che hanno trascorso la notte nei centri di accoglienza allestiti dalla Protezione civile. Una nottata tutto sommato tranquilla, che ha concesso una pausa dalle scosse dello sciame sismico registrate ieri. In tanti, non solo i 236 sfollati dalle strade centrali di Barberino di Mugello (la zona più colpita), hanno comunque preferito dormire fuori casa, in particolare nei centri ospitati nelle scuole di Barberino e all’Autodromo del Mugello. Per far fronte alle necessità la protezione civile ha allestito in totale oltre 550 posti letto. Le scosse sono proseguite tutta la notte, meno numerose e di intensità minore rispetto a domenica.
Proprio a Barberino, le verifiche tecniche notturne avrebbero rilevato altre criticità. Già da stamani nel centro del paese sono ripresi i controlli alle abitazioni: 330 edifici attendono verifiche, tutti in un’area centrale del borgo, dove è stata allestita la “zona rossa”. Per accelerare le operazioni di controllo, fin da stamani sono operative 20 squadre dei Vigili del Fuoco. Tutti i fabbricati presentano danni e crepe ma quelli più lesionati, spiegano dalla Protezione Civile Metropolitana, dovrebbero essere cinque o sei. Per tutti è comunque necessaria una verifica prima che gli abitanti possano tornarci.