Movimento Cinque Stelle perde altri due parlamentari: il deputato pugliese Nunzio Angiola e quello lucano Gianluca Rospi hanno lasciato il gruppo pentastellato aderendo al Misto. Nell’annunciare la sua uscita dal M5s, Angiola – professore universaritario che non aveva votato la legge di Bilancio – spiega che la decisione è stata presa con “grande rammarico” e attacca i vertici. Motivazioni simili a quelle di Rospi, eletto nell’uninominale in Basilicata, che parla di “gestione verticistica e oligarchica”del Movimento e di “ristrette minoranze decidono per la maggioranza”. Il M5s “non vuole più dialogare, con la base che si limita a veicolare le scelte prese dall’alto senza più essere portatrice di nuove iniziative
- Il deputato tarantino spiega invece che il “dissenso non deriva da un mio personale cambiamento di opinioni, ma dalla presa d’atto che, chi più chi meno, i vertici del Movimento hanno preferito trincerarsi in una chiusura pregiudiziale nelle proprie granitiche convinzioni”. E precisa che la sua decisione “non è da porsi in connessione con quella di altri colleghi parlamentari, come Lorenzo Fioramonti”. Proprio all’ex ministro dell’Istruzione, il deputato tarantino aveva espresso “comprensione” e “solidarietà0 “Fare le cose difficili è infatti dannatamente difficile – aveva spiegato citando Gianni Rodari – Ma imparare a farle è necessario. In certi casi, nella vita occorre fare un passo indietro, per farne poi due in avanti”.