Prato in rivolta per il riordino delle province e il sindaco si fa intervistare, per protesta, seduto sul water. Questa la singolare forma di protesta messa in atto da Roberto Cenni (Pdl) che contesta la scelta del governo di accorpare Prato e Pistoia con Firenze nell’ambito della razionalizzazione delle province. Cenni ha rilasciato interviste seduto sul water di un bagno del palazzo comunale, postando poi la foto su Twitter con una didascalia significativa: ”Per commentare la scelta del governo di rimettere Prato sotto Firenze nessun gonfalone, basta e avanza il cesso”. ”Leggeremo il decreto – ha detto Cenni – prenderemo atto delle disposizioni di legge e faremo tutti gli atti per scongiurare una legge vergognosa, senza cervello e inappropriata. Da un governo tecnico soluzioni cosi’ non ci si aspettano”. Sulla stessa linea anche il presidente della Provincia Lamberto Gestri (Pd). ”Il blitz del Governo, con l’inserimento di Prato nella citta’ metropolitana – afferma Gestri – rappresenta l’ennesimo colpo di mano. Mi auguro che il Parlamento intervenga. Non ci rassegniamo. La battaglia da fare adesso, piu’ uniti che mai, e’ quella di affermare il ruolo centrale di Prato. Dobbiamo essere pragmatici e guardare prima di tutto all’interesse dei pratesi. Per noi le priorita’ restano lo sviluppo dei territori e delle nostre imprese, i servizi per la gente, la salvaguarda dell’autonomia dei Comuni e delle comunita”’
Lega Nord: ”Mai con Firenze. I parlamentari pratesi stacchino la spina al Governo Monti”. A dirlo e’ Matteo Santini, segretario provinciale e consigliere provinciale della Lega Nord a Prato, dopo il Consiglio dei ministri di questa mattina sul riordino delle province. ”Inglobare Prato nella citta’ metropolitana – evidenzia Santini – significa cancellarne l’identita’, la storia e sottometterla nuovamente a Firenze”. Sul tema interviene anche Claudio Morganti, eurodeputato della Lega Nord Toscana.
Soddisfatta Pistoia Soddisfazione per l’inserimento di Pistoia nella citta’ metropolitana insieme a Firenze e Prato e’ espresso dalla presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni. Che pero’ avverte: ”Non saremo ospiti, ma padroni di casa”. ”Si tratta – dice Fratoni – di un risultato che conferma la validita’ di un percorso politico per l’integrazione dell’area, portato avanti negli ultimi quindici anni, e che risponde alla proposta da me sostenuta, ai fini del riordino, e alle istanze provenienti dal territorio. Adesso abbiamo di fronte una nuova sfida, nella quale mi auguro che tutti, a partire dai Comuni, faranno la loro parte con grande spirito di collaborazione e, soprattutto, con la consapevolezza che, in questo mutato contesto, non dobbiamo sentirci ospiti ma padroni di casa e far valere le istanze e la forza rappresentativa del territorio”.