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Fallimento Ginori, l’offerta Lenox-Apulum migliore di quella Sambonet. Si può rilanciare fino al 9 novembre

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Nei prossimi giorni, realisticamente entro fine settimana, i liquidatori della Richard Ginori decideranno quale offerta accettare per il salvataggio dell’azienda. Le buste sono state aperte oggi pomeriggio: Sambonet offre 5,1 milioni di euro e la riassunzione di 150 lavoratori; la cordata Lenox-Apulum offre 13 mln, la riassunzione di 280 addetti, e la realizzazione di un nuovo stabilimento. Entrambi i soggetti sono disponibili a vagliare l’acquisizione del terreno su cui sorge la fabbrica attuale. Come gia’ emerso nella fase preliminare, Sambonet manterrebbe a Sesto la produzione del decorato, del tazzame e dell’oggettistica bianca, mentre la produzione dei piatti bianchi sarebbe trasferita in Germania presso gli stabilimenti Rosenthal, con un investimento di 2 milioni di euro per ammodernare la fabbrica fiorentina; l’azienda piemontese, secondo quanto si apprende, giudica ”fantascientifico” costruire un nuovo stabilimento. Lenox acquisirebbe il marchio Richard Ginori e la parte commerciale, mentre la fabbrica passerebbe alla Apulum, con un contratto che garantirebbe la produzione a Sesto degli oggetti a marchio Richard Ginori. Oltre 200 persone hanno partecipato, al presidio convocato dai Cobas della Richard Ginori in occasione dell’apertura delle due buste contenenti le offerte di Sambonet e Lenox-Apulum per rilevare la fabbrica dalla liquidazione. I lavoratori hanno atteso l’uscita dei tre componenti della Rsu dall’incontro con i liquidatori e il notaio, per avere notizie sulle offerte presentate. Vari striscioni sono stati esposti lungo viale Giulio Cesare, e i Cobas hanno anche esposto a fine incontro alcune bandiere statunitensi, a indicare la loro preferenza per Lenox-Apulum. ”Penso che a questo punto l’offerta di Lenox sia assolutamente piu’ convincente”, ha affermato Giovanni Nencini (Rsu Cobas), ponendo l’accento sulla differenza di riassunzioni promesse dai due soggetti (130 in piu’ per Lenox-Apulum). ”Come Cgil noi tutti ci auguravamo restasse italiana – ha detto Donella Radicchi (Rsu Cgil), ma dobbiamo prendere atto delle offerte come sono, e noi abbiamo sempre chiesto la massima occupazione. La Lenox da’ piu’ garanzie nei numeri, poi dovremo vedere nei fatti”. Per Lucia Sbolci (Rsu Cisl) ”tutte e due le proposte sono carenti in qualcosa, aspetteremo la decisione dei liquidatori e poi faremo la nostra parte per salvaguardare i posti di lavoro”. Sambonet e Lenox-Apulum potranno rilanciare le loro offerte per Richard Ginori entro le ore 13 di venerdi’ 9 novembre. Lo afferma in una nota il collegio dei liquidatori dell’azienda. Entrambe le offerte, si legge sempre nella nota, sono state ritenute ”conformi agli interessi primari dei creditori e alla tutela del ‘valore sociale’ dell’impresa”. Il collegio dei liquidatori invita quindi le aziende a presentare ”eventuali modifiche migliorative delle dette offerte, laddove possibile, sia dell’aspetto quantitativo-monetario, sia delle condizioni qualitativo-produttive all’interno delle quali la proposta e’ maturata e quindi si e’ concretizzata”.

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