L’ hanno definito Facelift, ma in effetti la nuova Mazda3 ha subìto una rivisitazione completa che ha interessato lo stile, il telaio, le sospensioni e in parte gli interni risultando una vettura più agile che, grazie agli interventi sul frontale, sul sottoscocca, riesce ad abbattere i consumi del 3,5% .
Venduta in oltre 3 milioni di esemplari in 8 anni di vitala Mazda3 viene offerta sul mercato italiano in due versioni di carrozzeria a quattro e cinque porte, con lunghezze rispettivamente di 4,58 e4,46 metri.
Il lavoro di affinamento portato avanti dai tecnici giapponesi si traduce all’interno con numerosi perfezionamenti destinati a migliorare l’eleganza ma soprattutto studiati per rendere più funzionali e facilmente identificabili i vari comandi. Gli ingegneri si sono concentrati, per esempio, nella riduzione dei movimenti degli occhi necessari per utilizzare i sistemi di bordo durante la guida.
Il pacchetto di dotazioni di serie di Mazda Facelift è estremamente generoso comprendendo, oltre a Abs, al controllo stabilità, 6 airbag, fari adattivi, gli specchietti retrovisori elettrici laterali, telecamera posteriore, regolazione dell’inclinazione telescopica del volante, radio CD- MP3 che può funzionare utilizzando l’impianto stereo Bose a 10 altoparlanti, sistema Bluetooth. Il tutto a partire da un prezzo di attacco da 16.990 euro per il benzina 1.6, mentre il range di prezzo dei diesel varia da 21.200 euro a 26.900 euro allineato al listino della Golf.
La gamma dei motori è stata portata a ben otto unità. Quella a gasolio comprende il turbodiesel MZR-CD 2.2 (da 150 e 185 cv disponibile solo nell’allestimento “sport”). A queste due versioni si affianca il turbodiesel MZ-CD 1.6 con 115 cv. Cinque invece le unità a benzina, che vanno dall’1.6 aspirato MZR da 105 Cv fino al turbo MZR 2.3 DISI solo per la versione MPS che eroga ben 260 Cv.
Il motore di punta per il mercato italiano è sicuramente il turbodiesel 1.6 che si presenta con la grande dote di un consumo dichiarato di4,3 litri(-2,3 % rispetto a prima) di gasolio per cento chilometri con soli115 grammi/km di CO2.
Piero Campani