“L’Italia, il Bel Paese, e’ unico ed e’ straordinario, come gia’ Dante diceva nella Divina Commedia, ed e’ tale perche’ affonda il suo essere nella ‘diversita’ delle pur comuni radici culturali, linguistiche e di fede religiosa'”. Cosi’ Alessandro Pagano, vice capogruppo della Lega alla Camera, in un’intervista all’Italpress.
“La ricchezza dell’Italia e’ la ricchezza di ottomila comuni, che hanno specificita’ culturali che li rendono diversi ma con tratti comuni – prosegue Pagano -. C’e’ una ricchezza autentica che caratterizza non soltanto nord e sud ma anche ogni singolo paesino rispetto alla stessa provincia o alla stessa regione. La ricchezza dell’Italia e’ questa diversita’. Chi la interpreta in maniera semplicistica commette errori grossolani”.
E la responsabilita’ degli squilibri Nord-Sud, dice Pagano,
e’ dovuto “a un federalismo taroccato cioe’ come non lo aveva voluto il legislatore. Basti pensare che al Sud italia, che ha il 34,6% della popolazione, in media negli ultimi 17 anni sono arrivate risorse pari al 28%. Lo Stato ha dato al sud 850 miliardi di euro in meno negli ultimi 18 anni, dati inconfutabili di Eurispes. Significa che abbiamo avuto meno investimenti, meno ricerca, meno sviluppo, meno universita'”.
Poi una battuta anche sul caso Italpress: “Non conosco Elisa Montemagni – dice Pagano – ma mi dicono che sia brava e grintosa e svolge bene il suo prestigioso ruolo di capogruppo in regione Toscana, ma certamente non conosce la ricchezza culturale e professionale di Italpress, che esiste da tanti anni e che conosco benissimo. Italpress e’ un grande punto di riferimento per tutti nel mondo dell’editoria e del giornalismo nazionale. Non a caso si chiama Italpress e non Sicilpress”.
“La ricchezza dell’Italia e’ la ricchezza di ottomila comuni, che hanno specificita’ culturali che li rendono diversi ma con tratti comuni – prosegue Pagano -. C’e’ una ricchezza autentica che caratterizza non soltanto nord e sud ma anche ogni singolo paesino rispetto alla stessa provincia o alla stessa regione. La ricchezza dell’Italia e’ questa diversita’. Chi la interpreta in maniera semplicistica commette errori grossolani”.
E la responsabilita’ degli squilibri Nord-Sud, dice Pagano,
e’ dovuto “a un federalismo taroccato cioe’ come non lo aveva voluto il legislatore. Basti pensare che al Sud italia, che ha il 34,6% della popolazione, in media negli ultimi 17 anni sono arrivate risorse pari al 28%. Lo Stato ha dato al sud 850 miliardi di euro in meno negli ultimi 18 anni, dati inconfutabili di Eurispes. Significa che abbiamo avuto meno investimenti, meno ricerca, meno sviluppo, meno universita'”.
Poi una battuta anche sul caso Italpress: “Non conosco Elisa Montemagni – dice Pagano – ma mi dicono che sia brava e grintosa e svolge bene il suo prestigioso ruolo di capogruppo in regione Toscana, ma certamente non conosce la ricchezza culturale e professionale di Italpress, che esiste da tanti anni e che conosco benissimo. Italpress e’ un grande punto di riferimento per tutti nel mondo dell’editoria e del giornalismo nazionale. Non a caso si chiama Italpress e non Sicilpress”.
Per l’intervista ad Alessandro Pagano nella sua versione integrale si puo’ consultare la sezione Mezzogiorno del sito Italpress.com
(ITALPRESS).