NAPOLI (ITALPRESS) – Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Dda di Napoli, i carabinieri di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale partenopeo, nei confronti del figlio 25enne del capo dello storico clan di Sant’Antimo, nel Napoletano. E’ accusato, assieme a un imprenditore edile, gia’ arrestato in flagranza a marzo, di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalita’ mafiose ai danni di un altro costruttore della zona.
Secondo quanto raccolto durante le indagini, anche grazie alla denuncia della vittima, i due uomini, con reiterate richieste e minacce di morte, “avevano costretto l’imprenditore, in gravi difficolta’ economica, a consegnare loro assegni e cambiali per un importo complessivo di oltre 50 mila euro a fronte di un debito iniziale di 11mila”.
(ITALPRESS).
Secondo quanto raccolto durante le indagini, anche grazie alla denuncia della vittima, i due uomini, con reiterate richieste e minacce di morte, “avevano costretto l’imprenditore, in gravi difficolta’ economica, a consegnare loro assegni e cambiali per un importo complessivo di oltre 50 mila euro a fronte di un debito iniziale di 11mila”.
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