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In manette la banda dei ‘topi d’appartamento’Fotogallery: gli attrezzi da scasso e la refurtiva

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Sgominata la centrale dei furti in appartamento. Il blitz della polizia ha portato all’arresto di tre persone, e una è stata denunciata. Recuperati decine di migliaia di euro di refurtiva. Al termine dell’operazione il Questore Zonno ha incontrato gli agenti delle volanti esprimendo il suo compiacimento. L’incessante e mirata attività di contrasto ai reati predatori e nello specifico ai furti in appartamento disposta dal Questore Francesco Zonno a Firenze e provincia, ieri ha portato alla cattura di 3 soggetti – di 27, 28 e 31 anni – finiti in manette con l’accusa di ricettazione in concorso di merce rubata.

In un appartamento in via Palazzo dei Diavoli, dove i tre dimoravano, la polizia ha sequestrato decine di migliaia di euro di refurtiva oltre a sofisticati arnesi da scasso manuali d’uso di serrature blindate e oltre 25.000 euro in contanti. Denunciata per lo stesso reato anche l’affittuaria dell’abitazione, una cittadina ucraina di 40 anni: la donna aveva la materiale disponibilità del denaro sequestrato e di alcuni gioielli.
L’operazione è cominciata intorno alle 15.30 quando una volante ha riconosciuto in strada due cittadini stranieri – noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti per reati contro il patrimonio – che si aggiravano per via Lorenzetti.
Durante il controllo gli agenti hanno subito notato una serie di anomalie sui documenti lituani esibiti dai sospetti; uno dei due aveva inoltre le chiavi di un’abitazione e quelle di un’autovettura.
Gli stranieri hanno subito negato di avere in uso un qualsiasi mezzo, ma le immediate e tempestive ricerche in zona effettuate da un’altra pattuglia hanno smentito rapidamente le loro affermazioni: parcheggiata nei pressi di uno stabile in Palazzo dei Diavoli gli operatori hanno individuato un’auto che per marca e modello corrispondeva proprio a quella riprodotta sulla chiave elettronica in possesso ai fermati.
Le impressioni dei poliziotti hanno trovato ulteriore conferma quando, occultati tra i sedili anteriore della vettura, sono stati rinvenuti alcuni strumenti atti allo scasso avvolti in un panno insieme ad un grosso coltello a serramanico.
Dopo qualche istante, mentre gli agenti stavano effettuando i loro controlli, da un portone è uscito un terzo soggetto; quest’ultimo – successivamente identificato come cittadino georgiano – alla vista degli operatori si è affrettato a rientrare nel palazzo gettando a terra un coltello e un mazzo di chiavi di casa perfettamente coincidenti con quelle trovate poco prima in strada nelle mani dei sedicenti lituani.
Individuato l’appartamento in uso ai tre uomini, la polizia ha proceduto ad accurate verifiche: nel corso della perquisizione sono stati sequestrati numerosi strumenti da scasso, manuali di serrature blindate, lime, grimaldelli, chiavi alterate, trapani, piedi di porco, mazze oltre a beni e valori di provenienza furtiva per un valore di decine di migliaia di euro: computer, fotocamere, monete antiche, orologi, gioielli, argenteria, capi d’abbigliamento (anche da bambino), pellicce, telefoni cellulari, televisioni a altri apparecchi elettronici.
Nell’abitazione era presente anche una cittadina ucraina il cui atteggiamento ha senza dubbio attirato l’attenzione dei poliziotti: la donna, dichiaratasi estranea ai fatti, ha insistito più volte per lasciare la casa proprio mentre si stavano svolgendo i controlli.
Nella sua borsa sono stati successivamente rinvenute due buste piene di soldi, una da 4910 e l’altra da 1780 euro, mentre altri 17.500 sono saltati fuori da sotto il comò, ben nascosti dentro una confezione contenente anche numerosi monili in oro.
La donna – in Italia regolare – ha asserito di lavorare come domestica ad ore non riuscendo a dare una giustificazione plausibile in merito alla disponibilità di tanto denaro contante e dei costosi gioielli.
Per lei è scattata la denuncia a piede libero per il medesimo reato. I suoi coinquilini, tutti irregolari e con specifici precedenti di polizia, sono invece finiti a Sollicciano in stato di fermo di polizia giudiziaria: oltre che del reato di ricettazione in concorso, dovranno rispondere anche di possesso di oggetti idonei all’offesa e di strumenti atti allo scasso.
I primi accertamenti sulla refurtiva, ovvero sugli Ipod e sui cellulari ritrovati, hanno permesso di individuare 3 dei legittimi proprietari dei beni rubati, tutti vittime di furti consumati – con lo stesso metodo di effrazione – in zona Novoli e Castello tra la seconda metà di settembre e il mese di ottobre di quest’anno.
Una di queste in particolare, è potuta rientrare in possesso di tutti i suoi ricordi del matrimonio memorizzati su una videocamera recuperata dalla polizia.
Al termine dell’operazione il Questore Zonno ha voluto incontrare personalmente gli agenti delle volanti esprimendo il suo compiacimento per l’importante risultato ottenuto da tutta la polizia fiorentina grazie alla costante e continua attività di contrasto all’attuale fenomeno dei furti in appartamento; risultato che si aggiunge a quello conseguito ad Empoli lo scorso fine settimana.
La Questura rende noto che nei prossimi giorni saranno visionabili sul sito www.poliziadistato.it le immagini relative al materiale rinvenuto nel corso dell’intervento – al momento in fase di repertazione fotografica.

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