“La via maestra, lo diciamo tutti da tempo, rimane quella di restituire la parola agli italiani perchè vi sia finalmente un governo espressione della volontà degli elettori, dopo quasi 10 anni da quando il nostro governo venne fatto cadere da una congiura di palazzo. Tuttavia mi rendo conto che la strada per le elezioni sia particolarmente difficile, sia per le ovvie resistenze del ceto politico, sia per motivi oggettivi legati all’emergenza sanitaria ed economica. Se quindi non fosse possibile andare alle urne in tempi brevi, rimarrebbe il problema di cambiare un governo e una maggioranza oggettivamente inadeguati”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un’intervista a Il Giornale. “Voglio essere molto esplicito: io non credo che in questo Parlamento vi siano le condizioni per dare vita a un governo adeguato alla gravità della situazione del Paese. Se tuttavia molti parlamentari si rendessero conto della necessità di anteporre all’interesse personale o all’appartenenza di partito il bene collettivo, se alcune forze politiche fossero disponibili a dare vita a un governo diverso e migliore di questo, forse sarebbe il caso di parlarne”, aggiunge.
Secondo Berlusconi, poi, “fra l’ipotesi di tenerci per altri due o tre anni il governo Conte, con i Cinque Stelle come ‘azionisti di riferimentò e quella di avere un governo diverso, più autorevole, più credibile in Europa e nel mondo, che faccia una politica adeguata per uscire dalla crisi, che sia più in sintonia con la maggioranza degli italiani, io dico che vale la pena almeno di pensarci. Il centrodestra potrebbe ragionarne insieme – se mai ve ne fosse la possibilità concreta – e insieme decidere come comportarsi”.