Un ciclista e’ stato tamponato e ucciso in sella alla sua bicicletta da un furgone condotto da un uomo risultato alla guida in stato di ebbrezza. Stefano Magnini, 46 anni, di Castelfiorentino, e’ morto lungo la strada regionale 429, alle porte del paese. Il conducente, un 58enne empolese, che si e’ subito fermato, e’ stato sottoposto all’alcol test: la verifica ha evidenziato un tasso di alcol nel sangue superiore al limite fissato per legge, ora risulta indagato per omicidio colposo. Dei rilievi si e’ occupata la polizia municipale di Castelfiorentino.
Bocciata l’ipotesi di omicidio stradale Nella mini riforma del codice stradale che comporta la revoca della patente per 10 anni, per chi guida ubriaco o drogato, non e’ stato possibile prevedere l”ergastolo’ della stessa patente di guida. Lo ha detto il presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci (Pdl), intervenuto oggi a una tavola rotonda a Firenze. Valducci ha spiegato che non c’era nessuna legislazione comunitaria che prevede l’ergastolo: ”noi avevamo proposto 15 anni poi abbiamo avuto un parere vincolante e siamo scesi a dieci – ha proseguito -. Ora speriamo di ottenere il passaggio in sede legislativa in commissione per farlo approvare tra fine novembre e inizio dicembre”. Niente da fare, invece, per l’introduzione del reato di omicidio stradale nel Codice penale, l’Associazione Lorenzo Guarnieri su questa proposta aveva raccolto quasi 60 mila firme. ”Dispiace dirlo – ha spiegato Valducci, che ha sostenuto questa posizione -: la gran parte dei miei colleghi entrambi gli schieramenti, ritiene che le norme gia’ in vigore, se applicate in modo rigido, permetterebbero sanzioni adeguate, da 3 a 10 anni di carcere. Il problema e’ che non succede mai”. Secondo l’Istat, alla tavola rotonda era presente Silvia Bruzzone, responsabile dell’Unita’ operativa incidenti stradali dell’Istituto nazionale di statistica,la violenza stradale nel 2008 e’ stata in Italia la prima causa di morte al di sotto dei 44 anni e delle 4.345 morti violente sotto i 44 anni, il 58% e’ avvenuto sulla strada. Nel 2030 sara’ la quinta causa di morte nel mondo. La prima fra i giovani in Europa.