ROMA (ITALPRESS) – Una piattaforma “raffinata” per fare formazione online, un progetto formativo ad hoc per ogni singolo lavoratore, con lezioni live ed esami online. E’ l'”UGL Academy” nata in collaborazione con l’Università Mercatorum e presentata dal segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone e dal Danilo Iervolino, presidente dell’Università Mercatorum. A introdurre i lavori il giornalista Claudio Brachino, editorialista dell’Italpress. “Dobbiamo cercare di migliorare la qualità della vita dei nostri lavoratori e soprattutto trovargli un lavoro – ha detto -. Un aspetto fondamentale è quello della formazione, ben venga un progetto dove c’è chi si occupa del mondo del lavoro e un’università che ha una sua storia con il mondo della didattica a distanza”.
L’Academy nasce per offrire agli iscritti uno strumento volto a colmare i vuoti lasciati dai recenti cambiamenti. Oggi, la formazione a distanza può essere l’unico veicolo efficiente per raggiungere tutti all’interno del Paese. In tal senso, è stato realizzato un catalogo di corsi per quei lavoratori che hanno l’esigenza di raccogliere le nuove opportunità del mercato del lavoro.
Danilo Iervolino, presidente dell’Università Mercatorum, ha spiegato che “Questa è una partnership importante che denota la sensibilità con cui l’Ugl ha sancito un cambiamento di rotta: il lavoro sta cambiando, le imprese stanno cambiando, questa è la stagione delle nuove alleanze in cui non ci deve essere una contrapposizione radicale nei confronti della politica, dell’impresa, e delle nuove professioni del digitali, c’è bisogno di remare tutti nella stessa direzione. C’è bisogno di ridurre le asimmetrie, e bisogna cominciare proprio da quelle del lavoro”.
Di cambiamento del mondo del lavoro ha parlato il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. “Su questo rapido cambiamento cerchiamo e stiamo cercando di fare alcune cose. Con l’università Mercatorum stiamo facendo un’operazione culturale, per avvicinare tutte le persone alla conoscenza – ha spiegato -, questa è la sfida dei prossimi anni, e porteremo la possibilità di accedere alla conoscenza a più persone possibile. Ci sarà una rete di servizi che offriremo ai territori e ai nostri iscritti. Stiamo cercando di costruire quello che sarà il lavoratore di domani”.
Sarà messa a disposizione una vasta offerta formativa, tra cui: diritto del lavoro e della previdenza sociale; le relazioni industriali; le sfide 1: smart working; le sfide 2: la sicurezza sul lavoro al tempo del Covid-19.
Inoltre, saranno attivati presso tutti i centri UGL e CAF gli info point per promuovere la partecipazione all’Academy. Le prime città pilota sono: Roma, Viterbo, Latina, Rieti, Frosinone, Torino, Milano, Palermo, Venezia, Arezzo, Pescara, Napoli, Avellino, Bari, Catania. Per Francesco Fimmanò, direttore Scientifico e professore in Diritto Commerciale Università Mercatorum “la natura di questa iniziativa è quella di ribaltare il rapporto tra mondo del lavoro e università. Abbiamo sempre vissuto l’università come una torre d’avorio, oggi questo è superato e antistorico, il rapporto tra noi e un’associazione sindacale vuol dire rispondere all’esigenza del lavoratore inteso come persona”. Marco Mocella, professore in Diritto del Lavoro all’Università Mercatorum, ha ricordato come la pandemia “ha fatto sì che le problematiche che già esistevano sono emerse immediatamente alla prova dei fatti: lo smart working non funziona perchè lo strumento non è in grado di funzionare e poi le disparità di genere sono aumentate. Di fronte a queste problematiche complesse del mondo del lavoro occorre una riscrittura complessa del panorama legislativo di un nuovo statuto dei lavoratori, occorre ripensare, non a nuovi diritto, ma ad uno statuto nuovo”.
(ITALPRESS).
L’Academy nasce per offrire agli iscritti uno strumento volto a colmare i vuoti lasciati dai recenti cambiamenti. Oggi, la formazione a distanza può essere l’unico veicolo efficiente per raggiungere tutti all’interno del Paese. In tal senso, è stato realizzato un catalogo di corsi per quei lavoratori che hanno l’esigenza di raccogliere le nuove opportunità del mercato del lavoro.
Danilo Iervolino, presidente dell’Università Mercatorum, ha spiegato che “Questa è una partnership importante che denota la sensibilità con cui l’Ugl ha sancito un cambiamento di rotta: il lavoro sta cambiando, le imprese stanno cambiando, questa è la stagione delle nuove alleanze in cui non ci deve essere una contrapposizione radicale nei confronti della politica, dell’impresa, e delle nuove professioni del digitali, c’è bisogno di remare tutti nella stessa direzione. C’è bisogno di ridurre le asimmetrie, e bisogna cominciare proprio da quelle del lavoro”.
Di cambiamento del mondo del lavoro ha parlato il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. “Su questo rapido cambiamento cerchiamo e stiamo cercando di fare alcune cose. Con l’università Mercatorum stiamo facendo un’operazione culturale, per avvicinare tutte le persone alla conoscenza – ha spiegato -, questa è la sfida dei prossimi anni, e porteremo la possibilità di accedere alla conoscenza a più persone possibile. Ci sarà una rete di servizi che offriremo ai territori e ai nostri iscritti. Stiamo cercando di costruire quello che sarà il lavoratore di domani”.
Sarà messa a disposizione una vasta offerta formativa, tra cui: diritto del lavoro e della previdenza sociale; le relazioni industriali; le sfide 1: smart working; le sfide 2: la sicurezza sul lavoro al tempo del Covid-19.
Inoltre, saranno attivati presso tutti i centri UGL e CAF gli info point per promuovere la partecipazione all’Academy. Le prime città pilota sono: Roma, Viterbo, Latina, Rieti, Frosinone, Torino, Milano, Palermo, Venezia, Arezzo, Pescara, Napoli, Avellino, Bari, Catania. Per Francesco Fimmanò, direttore Scientifico e professore in Diritto Commerciale Università Mercatorum “la natura di questa iniziativa è quella di ribaltare il rapporto tra mondo del lavoro e università. Abbiamo sempre vissuto l’università come una torre d’avorio, oggi questo è superato e antistorico, il rapporto tra noi e un’associazione sindacale vuol dire rispondere all’esigenza del lavoratore inteso come persona”. Marco Mocella, professore in Diritto del Lavoro all’Università Mercatorum, ha ricordato come la pandemia “ha fatto sì che le problematiche che già esistevano sono emerse immediatamente alla prova dei fatti: lo smart working non funziona perchè lo strumento non è in grado di funzionare e poi le disparità di genere sono aumentate. Di fronte a queste problematiche complesse del mondo del lavoro occorre una riscrittura complessa del panorama legislativo di un nuovo statuto dei lavoratori, occorre ripensare, non a nuovi diritto, ma ad uno statuto nuovo”.
(ITALPRESS).