Al Monte dei Paschi di Siena ”a un gruppo dirigente sono bastati 15 anni per quasi distruggere cio’ che i senesi hanno fatto in sei secoli, non era facile, un’impresa mica da ridere”. Lo ha detto Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centro-sinistra, intervenendo a Controradio. Proprio per questo Renzi ha deciso di chiudere la sua campagna domani sera a Siena, per affrontare questi temi ”a partire da Banca 121” perche’ ”la politica che va a braccetto con la finanza combina danni”. Renzi e’ cosi’ tornato sull’argomento dei suoi rapporti con il mondo della finanza, che hanno causato molte polemiche: ”Vogliamo parlare – ha detto – dell’acquisizione di Telecom da parte dei capitani coraggiosi e di quello che fecero l’allora presidente del Consiglio e l’allora ministro dello Sviluppo economico? Vogliamo parlare dei verbali del governatore della Banca d’Italia Fazio quando parlava delle acquisizioni bancarie e delle scalate? Io, se vogliamo discutere di queste cose, ci sto, se invece fanno polemiche su di me dico ragioniamo delle proposte: io sono per fare l’accordo con la Svizzera per andare a prendere i soldi, Bersani ha detto di no, la Merkel l’ha fatto; io sono per la separazione netta tra banche tradizionali e banche d’affari; io sono per mettere un tetto alle retribuzioni dei manager delle aziende bancarie a cui si da’ una mano per il salvataggio. Quello che mi ha ferito – ha concluso – e’ che non si e’ voluto fare una discussione seria su questi temi e soprattutto non si e’ capito che c’e’ una discussione sull’Italia da fare per il futuro”.