LaNazione con un articolo di Emanule Baldi riporta in primo pino l’annoso problema della presenza sul territorio fiorentino di molte fermate sulla linea ferroviaria dalle Piagge a Rovezzano. Sistema messo a profitto durante le partite di Italia n90 e poi mandato nel dimenticatoio. Adesso la questione è stata sollevata dall’Associazione Fienze Nord Ovest in questo momento difficile dove tutto deve ancora essere messo a fuoco per colpa del Covid per aprire un dibattito che coinvolga i cittadini e non le solite scelte calate dall’alto. Prendiamo la stazione di Statuto che incrocia la Tramvia permettendo già un ampio scambio con gran parte della città a cominciare dall’ospedale di Careggi alla stazione. Si potrebbe recuperare a tutto vantaggio della mobilità pubblica la valanga di soldi spesi per questa stazione tra l’altro studiata e progettata da Gae Aulenti
ECCO L’ARTICOLO DI EMANUELE BALDA SULLA NAZIONE
Eppure lo Statuto, le Piagge, Rovezzano e compagnia potrebbero godere di una nuova giovinezza proprio in vista della realizzazione della nuova linea tramviaria, da piazza Libertà a Bagno a Ripoli che complicherà, e non poco, il traffico cittadino. A rilanciare il dibattito in vista dei prossimi cantieri è l’Associazione Firenze Nord Ovest “per una svolta green dei trasporti pubblici e per la qualità della vita delle periferie fiorentine”.
La linea Le Piagge-Rifredi-Statuto (Tramvia T1)-Campo di Marte-Rovezzano è “fattibile subito e non ha bisogno di lavori ma solo dell’impegno della Regione Toscana, dell’amministrazione comunale e delle Ferrovie dello Stato” scrive il comitato riproponendo l’asse ferroviario che da nord ovest a sud est potrebbe aiutare a decongestionare dai motori il corpaccione della città. “Le stazioni e i binari ci sono già e sono funzionanti – si legge – Sul modello delle S.bahn tedesche, Firenze ha bisogno di una linea cittadina che colleghi le periferie, direttamente tra di loro, quelle periferie da decenni non più protagoniste della cura urbanistica ma solo di rattoppi emergenziali” si legge ancora.
Per l’associazione è “in queste periferie dove il reddito medio si abbassa e dove l’integrazione interculturale è realtà, che vivono molti di quelli per i quali il trasporto privato è un costo proibitivo”. E ancora: “Sono le periferie belle e storiche, attrattive per la decentralizzazione dei servizi ma ancora messe ai margini della scena amministrativa.
Invece è proprio qui, partendo dai bisogno reali dei cittadini e non solo dei turisti, che le amministrazioni possono dimostrare e concretizzare la svolta ecologica di cui abbiamo bisogno. Svolta che non è “decrescita infelice” ma una città dove muoversi con i mezzi pubblici diventa la scelta migliore e non quella obbligata. Oggi per arrivare dalle Piagge verso Firenze Sud, bisogna prendere almeno 3 bus, oppure mescolare tramvia, treno, bus, piedi, affidandosi alla fortuna. Eppure la soluzione è li a portata di mano: la linea ferrovia urbana Le Piagge – Firenze Rovezzano, sinergica con l’agognata crescita del sistema tranviario e che potrebbe essere il perno di quello scambio ferro-gomma, di cui tanto si parla da decenni”.