Sull’alleanza di governo parla anche Dario Franceschini, ministro per i Beni culturali, e importante figura di mediazione sia interna al Pd che con i Cinque Stelle.
“Abbiamo affrontato l’epidemia con strumenti di solidarietà con un governo che ha messo insieme forze di sinistra e forze che non appartengono alla sinistra, eppure siamo arrivati a portare l’intero governo su politiche di attenzione alle fasce più deboli e sull’uguaglianza. Non solo abbiamo fermato la destra, ma abbiamo fatto di più, perchè questa alleanza è inesorabile se vogliamo continuare a governare. La sfida per la sinistra è costruire regole per un tempo nuovo”. Così Dario Franceschini, ministro per i Beni culturali, durante l’evento “Il cantiere della sinistra”, organizzato dalla Fondazione Italianieuropei.
Dario Franceschini parla di un futuro prossimo. Analizza le forze in campo e capisce che il centrosinistra, senza il M5s, non va da nessuna parte. A guardare i sondaggi e i dati elettorali nazionali, il Pd, insieme a Leu e Italia Viva, riesce a racimolare massimo il 25%. Se vogliamo mettere in una ipotetica alleanza anche Azione di Calenda, forse il campo riesce ad ottenere un 27-28%. I Cinquestelle hanno ancora uno zoccolo duro di elettori che si aggira attorno al 15%. Un’alleanza specchio di questo governo potrebbe arrivare al 40% e sfidare la destra.
“Stiamo per affrontare una stagione nuova. L’epidemia è entrata nelle vite individuali e collettive in un modo talmente dirompente da far immaginare difficile che tutto tornerà come prima. In un tempo nuovo si deve avere il coraggio di cambiare tutto“, ha concluso Franceschini.