A due giorni dal ballottaggio delle primarie del centrosinistra ‘scricchiola’ la maggioranza del sindaco Matteo Renzi in consiglio comunale al momento di votare la delibera sull’assestamento di bilancio: l’approvazione dell’atto arriva ma e’ risicata, sostenuta da una maggioranza di 16 voti favorevoli (Pd) a fronte di 10 contrari (Pdl, Fli, Sel, e due liste locali, una di destra, l’altra di sinistra. Sei gli astenuti: tra questi uno è l’ex ministro Valdo Spini, gli altri cinque sono i consiglieri del Pd schierati con Bersani che già altre volte hanno dimostrato con l’astensione il loro dissenso verso le decisioni della giunta guidata da Renzi. ”Questa manovra e’ servita a fronteggiare una contrazione di bilancio di impatto complessivo a 93milioni di euro cui abbiamo fatto fronte con riduzioni di spesa che non hanno toccato i servizi essenziali, con rinvii di impegni a successive annualita’ e ovviamente con gli incassi dell’Imu”, ha difeso l’atto l’assessore comunale al bilancio, Alessandro Petretto,non convincendo però i bersaniani che si sono visti anche respingere un loro emendamento sul riallocamento di parte delle risorse. ”La citta’ aspetta interventi puntuali tali da risolvere i problemi”, ha detto la consigliera ‘pro’ Bersani, Stefania Collesei, segnalando come ”il dimagrimento di 73 milioni nel piano degli investimenti non puo’ non lasciar tracce”, e ricordando che il bilancio comunale e’ ”sotto l’occhio dei riflettori della Corte dei Conti”, che proprio ieri ha espresso critiche in particolare sulle spese per il personale ritenute troppo alte. Critiche sul basso numero dei voti favorevoli con cui e’ stato approvato l’assestamento sono arrivate dal Pdl. ”Sedici voti, a questo si e’ ridotta la ormai ex maggioranza di centrosinistra di Palazzo Vecchio”, hanno detto i consiglieri di centrodestra.