La terza serata del Festival migliora negli ascolti. Rispetto alla serata di mercoledì, ieri si è invertita la tendenza, con qualche migliaio in più di spettatori e due punti in più di share. Tuttavia, rispetto all’anno scorso, il festival ha subito un netto calo. Dovuto anche alle partite sulla concorrenza, alla pandemia in generale e allo svecchiamento della kermesse.
La serata parte con un omaggio a Lucio Dalla, che avrebbe compiuto 78 anni. Ad augurare buon compleanno all’autore di Piazza grande sono stati i Negramaro con la versione non censurata di “4 marzo 1943”, pezzo che 50 anni fa il cantautore bolognese portò a Sanremo.
Una serata che va veloce perchè sono 26 i cantanti a salire sul palco e ognuno è protagonista di un piccolo show. E sono più d’uno gli inciampi, da quelli tecnici – con la voce di Neffa, che accompagnava Noemi, fuori sincrono nella prima esibizione – e con il microfono di Fasma che non funziona (e che forse non funzionava bene nemmeno con Renga e Lundini) a Ibrahimovic bloccato in autostrada per un incidente che arriva a Sanremo grazie al passaggio di un motociclista.
Una serata in cui Fiorello incassa il plauso di Vasco Rossi con un messaggio vocale per “Gli scavi sopra” e l’ironia sulle dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario del Pd: “Non è un buon momento per me, non è un monologo comico, sono affranto. Sono affrantissimo, mi ero limitato a due battutine su Zingaretti. E lui si dimette, per due battutine. ‘Mi dimetto perchè qui si parla di poltronè. E di cosa vuoi che si parli Zingaretti? Mi sento in colpa. C’è il Pd, amici del Pd, senza segretario. Il ministro della cultura Franceschini diventa segretario del Pd. Un consiglio per Zingaretti, o ti candidi sindaco di Roma o fai l’opinionista dalla D’Urso’.
E’ la sera di Mihajlovic che racconta la «malattia perfida arrivata all’improvviso» e canta «Io vagabondo» con Fiorello Ibrahimovic. Quella di Donato Grande, bomber della nazionale azzurra di powerchair football, «Sono riuscito a giocare a calcio, a divertirmi e a far divertire», che incontra e passa la palla a Zlatan Ibrahimovic e riceve in regala la sciarpa rossonera.
Nella lunga serata a distinguersi sono i Maneskin che con Manuel Agnelli eseguono una potente versione di «Amandoti» dei CCCP. Lo Stato Sociale porta sul palco una delegazione di lavoratori dello spettacolo, interpretando “Non è per sempre” degli Afterhours. Ma a vincere la serata è Ermal Meta.
Stasera si saprà il vincitore della categoria Nuove proposte. Ad accompagnare Amadeus durante la serata ci sarà la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, toscana e proprio nel giorno del suo compleanno.