«L’Italia deve sentire il sostegno pieno dell’Unione europea. In questo periodo in cui le persone stanno morendo, dobbiamo mostrare ai nostri cittadini che ci prendiamo cura di loro». Lo dichiara Manfred Weber, presidente dei deputati del Partito popolare al Parlamento europeo in una intervista al Corriere della Sera.
“La decisione di Mario Draghi ci ha sorpreso? Abbiamo discusso a livello europeo se attivare il meccanismo di controllo dell’export dei vaccini e se in specifici casi fare ricorso al blocco. E’ stato discusso nella riunione dei leader Ue con la presidente della Commissione. La scelta dell’Italia si basa su solide motivazioni: la situazione in Australia vede dieci casi di Covid al giorno e non ci sono morti. Per questo sostengo pienamente il messaggio di Mario Draghi, che si è coordinato con la Commissione. Il commissario Thierry Breton era a Roma. Dobbiamo occuparci dei nostri cittadini, l’Ue è il continente più colpito al mondo, abbiamo il più alto numero di contagi e morti».
Sul rischio guerra dei Vaccini Weber dice: “E’ già in corso. Gli Stati Uniti hanno un blocco totale sulle esportazioni di vaccini anti-Covid. Il Canada è rifornito dalla produzione europea. Il nazionalismo dei vaccini è stato adottato dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna con AstraZeneca. Da europeo e da politico non voglio un blocco totale delle esportazioni di dosi ma non dobbiamo essere naìf, ci dobbiamo concentrare sulle aziende che non sono corrette: AstraZeneca non sta adempiendo al contratto con l’Ue e sta dando precedenza alle forniture verso il Regno Unito e altri Paesi. Ma nello stesso tempo c’è BioNTech-Pfizer, un partner estremamente affidabile: stanno consegnando più di quanto promesso e questo ci permette di aiutare altri Paesi. Va adottato un approccio caso per caso. E con chi è inadempiente l’Ue deve essere rigorosa e forte».
“Cosa può fare il Parlamento Ue sul fronte vaccini? Abbiamo un dossier cruciale sul tavolo: il passaporto vaccinale. Ora tocca a noi e chiedo una procedura rapida. Il pass ci serve ora”.