“Le scelte sono fatte partendo dall’evidenza scientifica. E seguendo un unico obiettivo a cui sarò sempre fedele, che mi assegna la Costituzione: tutelare la salute delle persone. Il quadro è tuttora complesso: la curva delle ultime settimane si è piegata grazie alle misure attuate. Ma a causa della variante inglese il livello di contagio è ancora molto alto e la pressione sui presidi sanitari assai significativa: 3585 ricoverati in terapia intensiva”. Lo dice in un’intervista al quotidiano La Repubblica il ministro della Salute, Roberto Speranza, che a una domanda sulle possibili riaperture risponde: “Penso che ad aprile convenga tenere ancora la massima prudenza. Ma credo anche che nelle prossime settimane l’incrocio tra l’effetto delle misure delle zone rosse e il contemporaneo significativo aumento delle somministrazione dei vaccini ci metterà nelle condizioni di guardare con ragionata fiducia al futuro. Un futuro a cui stiamo già lavorando”.
“Abbiamo già invertito la tendenza. Da oggi 30 milioni di persone passeranno dal rosso all’arancione. Un processo inverso rispetto a marzo – sottolinea il ministro -. A maggio, a seconda dei parametri del contagio e della capacità di vaccinare i fragili – un nuovo fondamentale criterio che abbiamo fissato – ci possono essere le condizioni per misure meno restrittive come quelle della zona gialla. Però voglio essere chiaro. Dobbiamo avere grande cautela e prudenza. Continuare con un percorso di gradualità, l’unico che ci consente di governare la curva e non vanificare i sacrifici fatti. Così potremo rilasciare progressivamente le misure restrittive”.
“Su Salvini dico solo che trovo incomprensibile l’atteggiamento di chi sta al governo e si comporta come se fosse all’opposizione, con l’obiettivo mal celato di raccattare qualche voto sulle difficoltà vere di tante persone – prosegue -. A quelle persone non dobbiamo vendere illusioni, ma dare risposte concrete: significa sostegni e costruzione di un percorso di graduale riapertura”.
Quanto al ritmo delle vaccinazioni, il ministro spiega che per gli over 80 saranno completate “entro aprile. Poi credo che entro il trimestre – quindi entro fine giugno – si possono mettere in sicurezza tutti gli over 60, che sono altri 18 milioni circa”.
(ITALPRESS).
“Abbiamo già invertito la tendenza. Da oggi 30 milioni di persone passeranno dal rosso all’arancione. Un processo inverso rispetto a marzo – sottolinea il ministro -. A maggio, a seconda dei parametri del contagio e della capacità di vaccinare i fragili – un nuovo fondamentale criterio che abbiamo fissato – ci possono essere le condizioni per misure meno restrittive come quelle della zona gialla. Però voglio essere chiaro. Dobbiamo avere grande cautela e prudenza. Continuare con un percorso di gradualità, l’unico che ci consente di governare la curva e non vanificare i sacrifici fatti. Così potremo rilasciare progressivamente le misure restrittive”.
“Su Salvini dico solo che trovo incomprensibile l’atteggiamento di chi sta al governo e si comporta come se fosse all’opposizione, con l’obiettivo mal celato di raccattare qualche voto sulle difficoltà vere di tante persone – prosegue -. A quelle persone non dobbiamo vendere illusioni, ma dare risposte concrete: significa sostegni e costruzione di un percorso di graduale riapertura”.
Quanto al ritmo delle vaccinazioni, il ministro spiega che per gli over 80 saranno completate “entro aprile. Poi credo che entro il trimestre – quindi entro fine giugno – si possono mettere in sicurezza tutti gli over 60, che sono altri 18 milioni circa”.
(ITALPRESS).