Le parole, come si conviene in queste situazioni, sono tante. I fatti, almeno da quanto è stato fatto vedere dovrebbero arrivare. Molti, invece i dubbi, perchè è una campagna molto piatta che non fa altro che mettere sul piatto le cose che ormai della Toscana sono ben conosciute in tutto il mondo.
Ci voleva uno spunto più deciso che non è venuto forse perchè le persone preposte sono ormai stereotipate su vecchi canoni.
La Toscana è bella venite a visitarla. Cose risapute. E giù con filmato di una semplicità che forse non avrebbero presentato neanche gli allievi al primo corso di una scuola di fotografia e video. Niente di nuovo con spezzoni di immagine che possono trovare in qualunque social e poi assemblarle. Insomma niente di nuovo
La prima parte della campagna di marketing sarà ancora destinata principalmente al turismo di prossimità (centro e nord Italia), per poi estendere il proprio raggio di azione a Germania, Francia, Regno Unito, Olanda e Svizzera e successivamente anche oltre, fino ai mercati di lungo raggio, in base anche alla situazione sanitaria nel mondo e ai movimenti delle prenotazioni. La campagna si concentrerà in particolare su maggio, giugno e settembre.
Aspetto positivo per i giovani anche se non abbiamo capito bene l’indirizzo. “La campagna si propone di raggiungere – è stato detto – il grande pubblico e avrà anche un focus speciale destinato ai Millenials, ovvero a chi è nato a partire dagli anni Ottanta, e alla generazione Z, giovanissimi, al più oggi ventiquattrenni”. E’ sicuramente il settore più interessante per lanciare il futuro della Toscana.
Per quanto riguarda il turismo congressuale neanche una parola perchè ha affermato l’assessore Marras “lo presenteremo fra poco assieme a Firenze essendo la città con maggiore attrazione e non vogliamo dare anticipazione”. Vero. Ma intanto rimane un buco nella comunicazione attuale.
Investimenti La cosa che ha sorpreso è stato il grande spazio economico dato a Google che non offre un concreto ritorno con dati alla mano se non con una risposta di massa che non ti dice dove sono finiti i maggiori investimenti. Nel mondo molte realtà se ne ono già accorti. Arriverà anche da noi.