di Marco Becattini e Giampaolo Giannelli
(Pari opportunità e trasporti FI Toscana)
Il tutto, avendo segnalato (cosa indispensabile per un disabile) quali mezzi di trasporto su gomma avremmo preso e a bordo di quali treni avremmo viaggiato.
Eh già, perchè questa è la prima stortura; è impossibile, per un disabile, poter prendere all’improvviso un mezzo pubblico di trasporto extraurbano senza aver precedentemente segnalato la propria presenza. Perchè pochi mezzi del trasporto su gomma sono attrezzati e il personale di supporto all’accesso ai tren deve essere avvisato per tempo.
Comunque, i problemi principali li abbiamo affrontati soprattutto a terra. Piazzale Vittorio Veneto, hub fiorentino dal quale partono i bus extraurbani per le varie destinazioni, risulta avere un marciapiede totalmente inaccessibile ai disabili motori, con tutte le difficoltà del caso, anche per l’accesso a bordo.
Piazzale Verdi a Lucca, capolinea arrivo – partenze dei mezzi, non consente in alcun modo ai disabili di poter accedere ad un marciapiede. I malcapitati devono infatti muoversi in mezzo di strada (nel senso letterale del termine) rischaindo la propria incolumità, per recarsi nel centro della città.
Tanto a piazza V. Veneto a Firenze, quanto a Lucca e Forte dei Marmi, abbiamo purtroppo notato l’assenza di segnalatori sonori per i disabili della vista.
A Viareggio questi ci sono, ma la città costiera, purtroppo, merita un discorso a parte, in negativo, per la situazione incredibile dei marciapiedi, un vero calvario per i disabili (documentato dalle foto) e bizzarre scelte architettoniche che li costringono a vere gimkane. Ringraziamo il coordinatore comunale di Forza Italia, Marco Tedeschi, incontrato a Viareggio, che ci ha accompagnato nel faticoso percorso cittadino.
Nel viaggio di ritorno ci siamo confrontati con la Senatrice Azzurra Barbara Masini, che ringraziamo, alla quale abbiamo raccontato le varie peripezie e che ci ha promesso supporto e sostegno.
Chiudiamo con una nota sul personale; gentile e disponibile, ma in alcuni casi, in particolare per quanto riguarda l’accesso ai mezzi su gomma, non sufficientemente esperto e formato per poter posizionare il disabile in modo corretto e sicuro nel suo viaggio.
Una giornata tipo per un disabile; un giorno di ordinaria difficoltà.