L’economia riprende, dopo i ribassi causati dalla pandemia, e i prezzi delle materie prime salgono nuovamente. Così anche per l’Italia il rischio più alto è un rincaro sostenuto della bolletta dell’elettricità e del gas. Se non fosse intervenuto il governo, avremmo avuto un incremento del 20% in bolletta nel prossimo semestre, un rincaro poco sostenibile per molte famiglie.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha stimato che l’incremento definitivo sarà del 9,9% per la bolletta dell’elettricità e del 15,3% per quella del gas nel terzo trimestre del 2021 (in media).
Il Governo, con il Decreto lavoro e imprese, approvato in Consiglio dei Ministri, ha destinato 1,2 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre.
“Nell’ambito della leale collaborazione istituzionale, abbiamo supportato tecnicamente la scelta di intervento del Governo – afferma il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini -. Senza il decreto l’aumento delle bollette sarebbe stato molto più pesante. Tenendo conto della tendenza internazionale all’aumento dei prezzi delle materie prime e delle scelte europee sulla limitazione dei gas serra, appare ancora più importante consolidare l’utilizzo dei proventi delle aste dei permessi di emissione CO2 a contenimento delle bollette”.
