Il leader di Iv risponde alle critiche di Nichi Vendola: “Se ci sono omosessuali che si possono sposare lo devono a noi”
Sul ddl Zan “la posizione di chi vuole mettere bandierine non produce il risultato, se facciamo un passo in avanti e portiamo un testo nella direzione dello Scalfarotto, altrimenti si va al voto segreto che è una incognita”. Così Matteo Renzi, intervenendo alla Camera, nel corso di una conferenza stampa per la presentazione del suo volume ‘controcorrente’ oggi in Senato. “Nel voto del calendario c’erano 11 voti di distanza – ricorda – nel voto segreto ne bastano sei e la legge muore, il mio suggerimento è ricordarsi che siamo parlamentari, se portiamo lo spirito di unità portiamo a casa la legge, altrimenti salta tutto”.
“Io ballo con i lupi? Se ci sono omosessuali che si possono sposare lo devono a noi, le unioni civili ci sono grazie a un compromesso”, risponde poi alle critiche di Nichi Vendola, che lo accusa di ballare con i lupi. “A Vendola ricordo – aggiunge – che nel suo partito c’è, ad esempio, Fassina, che mi pare abbia più dubbi di tutti noi”. “Se non c’erano Denis Verdini e Alfano ancora aspettavamo Di Maio”, dice sempre sulle unioni civili.
“Al Senato oggi – aveva detto ad ‘Agorà Estate’, parlando del ddl in mattinata – farò un appello al buonsenso, abbiamo la possibilità di dare una legge che dia maggiore tutela alle persone omosessuali e transessuali, siamo a un passo dal portare a casa il risultato. Ci sono due avversari: da un lato la destra che fa ostruzionismo e dall’altro una parte della sinistra che vive di ideologismo. Spero che torni il buonsenso”. “Sono contrario a che si ritorni in Commissione. Alla Lega dico di non fare passi indietro e dico a certa sinistra di non rincorrere le bandierine”, ha proseguito l’ex premier.
“Oggi alle 17 in Aula sul disegno di legge Zan. C’è chi vuole affossare la legge sia a destra in nome dell’ostruzionismo, sia a sinistra in nome dell’ideologismo. Un accordo è possibile, noi lavoriamo in quella direzione. Perché a me interessano i diritti delle persone, non le bandierine dei partiti”, le parole di Renzi di oggi nella sua enews.