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Salvini da Draghi, “riforma della giustizia entro l’estate”

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AGI – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto un incontro a Palazzo Chigi con il segretario della Lega, Matteo Salvini. Durante il colloquio, ha riferito una nota, sono stati affrontati temi legati alle riforme, “con particolare riferimento agli interventi sulla giustizia, la concorrenza e il fisco, alle prospettive economiche generali e all’evoluzione del quadro epidemiologico del Paese”.

“Incontro molto utile”, lo ha definito Salvini che ha parlato di “totale condivisione su come andare avanti nei prossimi mesi”, con “una sostanziale sintonia su tutto”. “Bisogna accelerare sulle riforme, la riforma della giustizia è da approvare entro l’estate”, ha affermato il leader leghista che ha anche escluso un anticipo del voto per l comunali. “Far le elezioni a settembre vuol dire fare le liste a ferragosto. Dai, non scherziamo. Si vota il10 ottobre”, ha detto commentando la proposta di alcuni sindaci, sostenuta dal Pd, di anticipare a settembre la finestra elettorale

Le riforme

“Chiunque si metterà di traverso sulle riforme”, ha avvertito il leader leghista, “che sia Conte, che sia Grillo o che sia qualche corrente del Pd,avrà nella Lega un avversario perché la situazione economica è positiva, la situazione sportiva è positiva, e la smettano gli allarmisti di professione. La Lega c’è”. “Bisogna correre e accelerare sulle riforme”, ha aggiunto, “c’è quella della giustizia da portare in Parlamento e approvare entro l’estate, e i referendum su cui stiamo raccogliendo le firme per coprire temi che la riforma Cartabia non affronta. Poi riforma fiscale, Pa e avvio dei cantieri fermi”.

La scuola e il ddl Zan

“Un tema di cui abbiamo parlato lungamente è la riapertura delle scuole per tutti, in sicurezza”, ha detto  Salvini che poi ha lanciato un avvertimento sul Ddl Zan: “Se Letta si ostina a non ascoltare niente e nessuno affossa la legge. La Lega ha raccolto le indicazioni di associazioni, del Santo Padre, di gay, lesbiche,insegnanti… votiamo tutti insieme, sarebbe un bel segnale. Togliamo dal testo quello che divide: bambini, gender nelle scuole, censura, bavaglio, negazione della libertà di pensiero e parola, e la legge viene approvata al Senato e alla Camera entro l’estate”. “Se Letta insiste con l’ideologia non fa il bene di gay, lesbiche e trans che dice di voler difendere: lo abbiamo vistooggi in Aula sul voto su una sospensiva, 136 a 135, immaginatevi cosa succede al primo emendamento che verrà votato. Noi continuiamo a ripetere: c’è una mediazione che mette d’accordo il 99 per cento del Parlamento, approviamo questa legge e passiamo ad altro”.

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