“Abbiamo una ferita aperta che è la vicenda Gkn, che si può chiudere soltanto se si restituisce la possibilità di lavorare a questi 422 lavoratori, donne e uomini, con delle famiglie dietro”. Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, che oggi ha citato la vertenza della fabbrica di Campi Bisenzio nel corso delle celebrazioni per la Liberazione della città, avvenuta l’11 agosto 1944: autorità e cittadini, radunati sull’Arengario davanti a Palazzo Vecchio per la cerimonia, si sono uniti in un lungo applauso per i lavoratori Gkn.
L’11 agosto Nardella ha suonato insieme a un operaio Gkn la Martinella, la campana che nel 1944 dette il segnale dell’insurrezione; e dopo di lui sull’Arengario ha preso la parola Dario Salvetti, componente della Rsu della Gkn di Campi, in rappresentanza dell’assemblea permanente della fabbrica. “In un mondo fatto di individualismo – ha detto – noi ci troviamo ad avere la scena mediatica perché vogliamo tornare alla catena di montaggio, oggi vorrei non essere qua, ma ad assemblare pezzi in fabbrica. Con quella mail – ha concluso, riferendosi all’annuncio di chiusura da parte di Gkn – hanno distrutto non una funzione produttiva, ma un corpo di diritti, e noi quei diritti li vogliamo per tutte e tutti”.