E’ attesa per oggi la sentenza della Cassazione nel processo sulla morte di Martina Rossi, la 20enne studentessa genovese caduta dal balcone di un albergo il 3 agosto 2011 in Spagna, a Lloret de Mar, mentre, secondo l’accusa, cercava di fuggire da un tentativo di stupro.
“Dovremmo essere arrivati alla fine, si spera. In passato c’è stata una catena di errori, la controparte è riuscita a far passare tanto tempo”, ha detto Bruno Rossi, papà di Martina Rossi, entrando con la moglie Franca Murialdo in Cassazione. Sul banco degli imputati ci sono Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, di Arezzo, condannati a 3 anni per tentata violenza sessuale nel processo di appello bis a Firenze lo scorso 28 aprile. Sentenza sulla quale oggi dovranno esprimersi i giudici della quarta sezione penale della Cassazione, contro la quale gli imputati hanno presentato ricorso. L’inizio dell’udienza è prevista per le 12.00.
La Cassazione si era già espressa sulla vicenda annullando il 21 gennaio scorso la sentenza di assoluzione decisa nel giugno 2020 dalla Corte d’appello di Firenze, con la formula ‘perché il fatto non sussiste’.
Fuori dalla Cassazione l’associazione ‘Non una di meno’ ha organizzato un sit-in contro i femminicidi e per chiedere giustizia per Martina. A organizzare l’iniziativa Diversi gli striscioni esposti in piazza, tra cui uno con cui si chiede ‘Verità e giustizia per Martina Rossi’, “non è stato suicidio, è stato stupro” si legge su un altro striscione.