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‘Insieme per salute mentale’, campagna contro il pregiudizio

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In Italia, ogni anno, 1 persona su 4 soffre di un disturbo mentale ma, malgrado l’impatto sulla popolazione sia piuttosto elevato, le persone che vivono con disturbi mentali e i loro cari sono di frequente vittime di isolamento e pregiudizi. Pregiudizi che impattano sulla vita di queste persone, sulle loro opportunità sociali, educative e prospettive di lavoro attuali e future. Per superare queste disparità e far sì che coloro che soffrono di disturbi mentali e i loro cari siano pienamente integrati in tutti gli aspetti della vita è necessario, in primis, ‘rompere i pregiudizi’: frasi, comportamenti e preconcetti dettati dalla poca conoscenza di queste patologie. Questo l’obiettivo della seconda edizione della campagna ‘Insieme per la Salute Mentale’, promossa da Lundbeck Italia con il patrocinio delle principali società scientifiche, fondazioni e associazioni dei pazienti.  

In occasione della Giornata Mondiale della salute mentale, domenica 10 ottobre in collaborazione con Bam, la Biblioteca degli Alberi Milano, progetto di Fondazione Riccardo Catella, si è svolto un evento aperto a tutta la cittadinanza, e trasmesso in diretta streaming, con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla necessità di mettere al centro le persone che vivono con questi disturbi, favorendone la loro integrazione, rispetto e inclusione sociale. Durante la giornata, si sono svolti un talk scientifico divulgativo per ascoltare – dalla viva voce degli esperti – riflessioni e loro dirette esperienze professionali, un workshop dedicato ai bambini per affrontare insieme a loro un percorso di consapevolezza con un decalogo di comportamenti che semplifichino i significati della salute mentale distribuiti in tutta l’area del parco cittadino, la raffigurazione delle bolle di sapone, metafora del pregiudizio da rompere, e infine, la performance di Billy Bolla, artista italiano che utilizza proprio le bolle di sapone come strumento espressivo. 

“Dare voce a iniziative così importanti per la salute pubblica è tra le missioni di Bam nella sezione #wellness del programma culturale. Lo facciamo aggiungendo valore, portandole in un luogo pubblico, inclusivo e accessibile a tutti, e utilizzando il nostro format Bam che affianca al dibattito scientifico il potente linguaggio della cultura, con momenti performativi ed educativi per tutti. Ci impegniamo affinché la comunità sia ingaggiata su questi temi, portando poi con sé conoscenza ed emozioni” ha dichiarato Francesca Colombo, direttore generale culturale della Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella. 

“Negli ultimi anni sono stati fatti alcuni passi avanti nel superamento dei pregiudizi verso chi vive con un disturbo mentale, ma c’è ancora tanta strada da fare. La Giornata Mondiale dedicata alla salute mentale rappresenta un momento ideale per accendere i riflettori su questi temi, ma è necessario che l’attenzione non si esaurisca solo in queste occasioni. È necessario comprendere che il pregiudizio associato ai disturbi mentali ha un peso importante sulla vita di queste persone, specialmente dei giovani. Lo stigma alimenta la paura di non essere compresi e accettati, mentre gli adolescenti hanno bisogno di modelli di riferimento che facciano della patologia anche un punto di forza”, ha spiegato Massimo Recalcati, psicoanalista, saggista e accademico italiano. 

Inoltre, ancora oggi persiste una disparità di trattamento e di qualità dell’assistenza fornita tra chi soffre di malattie mentali e chi di altre patologie. È infatti questi il tema della campagna 2021, la ‘salute mentale in un mondo ineguale’ (Mental Health in an Unequal World), come ricorda Alberto Siracusano, Professore Ordinario di Psichiatria dell’Università Tor Vergata di Roma e Presidente Accademia di Scienze Psichiatriche: “L’accesso alle cure non è uniforme e questa disparità, unita allo stigma, rischia di alimentare un circolo vizioso, peggiorando ancora di più la condizione sociale di una persona che vive con un disturbo mentale. Sono diversi i fattori da cui si generano queste disuguaglianze – aggiunge Siracusano – ad esempio la condizione economica o la povertà vitale e in questo senso lo stigma e il pregiudizio non fanno altro che condizionare ulteriormente in negativo la qualità della vita delle persone che vivono con disturbi mentali e dei loro cari”. 

“I disturbi mentali nel nostro Paese tendono ad essere ancora troppo sottovalutati dall’opinione pubblica, nonostante i numeri ci dicano che una persona su quattro ogni anno ha esperienza di un problema di uno di questi problemi e che in un anno i servizi specialistici del Servizio sanitario nazionale assistono più di 850mila persone. Così come i disturbi mentali, anche le patologie neurologiche sono avvolte da uno stigma che è importante contrastare aiutando i cittadini a esserne sempre più consapevoli”, ha ricordato Alessandro Padovani, professore ordinario di Neurologia dell’Università degli Studi di Brescia. 

La pandemia ha inoltre ulteriormente evidenziato negli ultimi mesi la necessità di porre la giusta attenzione sulla salute mentale, anche da un punto di vista di impegno pubblico:. “È importante che anche le istituzioni facciano la loro parte nella lotta al pregiudizio e al superamento dello stigma. È fondamentale – ha rimarcato Pierfrancesco Majorino, Europarlamentare, già assessore ai servizi sociali presso il comune di Milano – che si inizi a integrare sempre di più l’aspetto sanitario e quello sociale, quando si parla di gestione di queste patologie con un’attenzione crescente ai pazienti e alla loro sfera relazionale”.  

A dare il sostegno all’iniziativa, anche quest’anno, oltre alle principali società scientifiche, fondazioni e associazioni di pazienti, hanno aderito associazioni ed enti vicini al mondo della salute e attori operanti in ambiti diversi e complementari che hanno voluto dare la loro egida, a testimonianza di un impegno congiunto che coinvolge tutti. “È stato per noi un grande motivo di orgoglio promuovere questa seconda edizione della campagna ‘Insieme per la Salute Mentale’ e celebrare il 10 ottobre con un evento culturale in collaborazione con la Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella – ha spiegato Tiziana Mele, Amministratore Delegato di Lundbeck Italia – Condividiamo con la Fondazione lo spirito inclusivo e l’impegno nel realizzare attività ispirate agli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite e siamo fiduciosi che questo evento sia il primo appuntamento di molti altri che realizzeremo insieme per parlare di tematiche così importanti, e altrettanto sensibili, attraverso linguaggi diversi e capaci di avvicinare tutti a una realtà ancora oggi, purtroppo, spesso tabù. Crediamo – ha concluso – in queste modalità di sensibilizzazione e proprio per questo anche quest’anno promuoviamo la terza edizione del concorso di arte People In Mind, un’iniziativa che vuole dare luce e colore alle persone che soffrono di disturbi mentali e ai loro cari tramite l’arte e l’impegno sociale”.