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Il ritorno di Cuffaro: “La Dc è tornata, ma i vecchi sono andati con Fi, Lega e Fdi”

Adnkronos
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“La Dc è tornata. Ma non è la vecchia Democrazia cristiana di una volta, la vecchia struttura è andata altrove, a Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Questa è formata solo da giovani pieni di ideali. Che hanno ottenuto grani risultati in molti comuni al voto. Pensi che a Favara siamo il primo partito”. Ha la voce tirata Totò Cuffaro, l’ex Presidente della Regione siciliana, dopo avere trascorso la notte a leggere i dati delle amministrative in Sicilia. “Dovunque ci siamo presentati con il proporzionale abbiamo ottenuto grandi risultati – spiega in una intervista all’Adnkronos – Nel comune più grosso al voto, cioè Favara siamo il primo partito, dove dovremmo avere tre consiglieri comunali, dopo il ballottaggio, a Caltagirone abbiamo ottenuto due consiglieri comunali. Uno a Giarre e tre a Terrasini. Insomma, è stato un grande successo”. 

Ma è tornata la Dc o è tornato Totò Cuffaro? “Vanno insieme… – replica l’ex Presidente della Regione siciliana che non può candidarsi dopo la condanna definitiva per favoreggiamento a Cosa nostra – Se io avessi deciso di andare con Fratelli d’Italia o Forza Italia, magari sarebbe andata diversamente. Questa Dc non è la mia vecchia struttura che è andata altrove. Io non ho voluto deputati ed ex deputati. Questa è una struttura nuova, un rapporto di persone motivate, gente che si accosta alla politica nuova”. Ma, soprattutto, tanti giovani.  

“Sì, sono giovani e tante ragazze. Si sono avvicinati per molti motivi alla Dc nuova – spiega Cuffaro -il primo è che la Dc è un partito storico di valori, non quello che abbiamo poi contribuito a degenerare… Il partito di De Gasperi, di Sturzo, un partito di ideali che suscita molte emozioni ed emana fascino. Emozioni nei confronti di quelli che non vedono più un partito da 30 anni e un fascino in tanti giovani che si vogliono accostare alla politica. Insomma, un’idea simbolicamente nuova, senza rapporto di scambio. Un partito che difende la famiglia, poi se ci metti uno che conosce bene la Sicilia (Cuffaro ndr) è in condizioni di fare un buon lavoro con loro”. I giovani provengono da un corso di formazione.”Hanno partecipato in 320 ragazzi – dice – ci sono state 20 lezioni, con Marco Follini, Vito Riggio, la Binetti, Pumilia, e i giovani si sentivano affascinati, solo che non avevano mai avuto la possbilità che qualcuno gli spiegasse cosa fosse la politica. Tutto questo mix anche per la mia storia”. “Insomma – dice parlando di se in terza persona – Cuffaro è legato indissolubilemte alla Dc”. 

Ma oggi in che stato di salute è la politica? “Non sta molto bene – spiega – Io penso che non stia bene perché c’è una politica troppo poco ancorata all’aspetto ideale e molto ancorata all’idea di business, della protesta, dei mal di pancia, quest non fa star bene la politica”. Per Cuffaro “nella scheda elettorale non c’è più un ideale ma liste civiche che sono un autobus, diciamolo francamente”.  

E sul risultato delle elezioni diieri in Sicilia dice: “Bisogna prendere atto che l’accoppiata Pd-Cinque stelle sta funzionando nei comuni. Anche se in Sicilia non così bene come nel resto d’Italia”. Non vuole commentare le parole del sottosegretario Giancarlo Cancelleri che ieri ha parlato di “avviso di sfratto per Musumeci in Sicilia”. “Non commento le cose di Musumeci, ma il dato è che a Porto Empedocle vanno a ballottaggio due candidati di centrodestra, ad Adrano pure e in altri comuni lo stesso. Quindi non vedo questi risutati così marcati, a parte Vittoria, Caltgirone, Alcamo e Favara dove vincerà sicuramente il candidato di centrosinistra”.  

Si aspettava questo risultato per la Dc? “Onestmente che la Democrazia cristiana ci fosse me ne ero accorto andando in giro per comizi, vedevo tanta gente. Tantissima. Era una spia, che a Favara facessimo la prima lista lo sapevo. Ci lavoro da un anno”. E a proposito di elezioni amministrative, fa sapere che a Palermo “abbiamo già la lista quasi pronta”. “La più ‘anziana’ ha 30 anni, sono tutti giovani e giovanissimi – dice- dobbiamo solo capire dove portare la Dc e collegarsi con quale sindaco. E’ una partita aperta, vedremo che succede. Portando la nostra presenza al comune significa che è l’anticamera delle Regionali dell’autunno 2022, dobbiamo essere già pronti. In realtà le liste nelle province le abbiamo già pronte, siamo fortemente convinti che il candidato alla Presidenza della Regione abbia una sua motivazione importante”. Ma qual è per Cuffaro l’identikit del candidato alla Presidente della Regione? “La Sicilia è pronta a votare una donna Presidente, una donna che tenga la casa, cioè la Sicilia pulita, nel senso della legalità, del ragionamento, che tenga i conti in ordine, come sa fare una donna. E che tenga unita. Una donna è in grado di farlo”. Ma di nomi non ne vuole fare. “Ce l’ho in mente ma non glielo dirò mai…”, dice.  

E a Roma? “Se Draghi rimane e reste una trazione centrista, un’area moderata, può succedere di tutto in questo paese. Vediamo cosa succede. Molto passerà dall’elezione del Capo dello stato”, dice Cuffaro. Che aggiunge: “Mi auguro con tutto il cuore che Mattarella si convinca a restare, questo è un momento di grande stabilità e serenità. La permanenza di Mattarella lascerebbe Draghi e attorno a Draghi potrebbe ricompattarsi un rassemblement di moderati”.