Caschi e tute “intelligenti” che registrano i parametri vitali e segnalano i casi di pericolo, droni con telecamere ad infrarossi per la ricerca di persone scomparse e per localizzare incendi boschivi: sono alcune delle principali novità che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha presentato nel corso dell’Earth Technology Expo, l’esposizione sulla straordinaria capacità del nostro Paese di saper creare, innovare e trovare soluzioni per la grande sfida climatica e per avviare in Italia la transizione ecologica e digitale, che si è conclusa oggi alla Fortezza da Basso.
Per il Corpo si tratta di strumenti utili per la definizione delle più efficaci strategie operative in caso di emergenze. Uno di questi riguarda la parte del vestiario, ed è costituito dal cosiddetto “completo antifiamma”, che entrerà in dotazione alle squadre dei Vigili del Fuoco nei prossimi mesi e porta l’adozione di un’avanzata sensoristica utile alla protezione antincendio dell’operatore. In particolare la tuta è composta da un sistema integrato di rilevazione e rivelazione, con allarmi sonori ed ottici, dei seguenti parametri vitali ed ambientali: temperatura esterna, temperatura interna, battito cardiaco, uomo a terra immobile (non operativo). Tali sensori inviano costantemente i dati alla centrale operativa e, in caso di anomalie, emettono un segnale acustico e luminoso in grado di richiamare l’attenzione dell’operatore stesso e degli altri soccorritori impegnati nel servizio. La stessa tecnologia è stata applicata ai caschi, chiamati EVO ed EOM, che entreranno in funzione nel prossimo futuro e garantiranno un moderno sistema di comunicazione, oltre alla rilevazione e rivelazione di parametri di temperatura e cinetici, idonei a segnalare le condizioni di operatività.
Inoltre, nell’ambito di ottimizzare le ricerche di persone scomparse, o individuare celermente incendi, o piccoli focolai, sono stati presentati una serie di speciali droni dotati di telecamere ad infrarossi che consentono di rilevare le fonti di calore anche all’interno di aree particolarmente vaste. Infine, sempre nell’ambito dell’Earth Technology Expo, la Direzione Centrale per l’Emergenza il soccorso tecnico e l’antincendio boschivo ha presentato gli sviluppi applicativi di elaborazioni di dati satellitari per la definizione delle più efficaci strategie operative in caso di emergenze. Nello specifico le tecnologie di “osservazione della terra” da piattaforme satellitari, in forte propulsione di sviluppo, hanno portato la possibilità, a poche ore da un evento, di avere una “immagine” dell’area colpita su cui, attraverso analisi geografiche su sistemi GIS, è possibile evidenziare le aree con maggiori criticità, la percorribilità delle strade, così da inviare nel modo più efficace e rapido possibile le squadre di soccorso. Il Corpo nazionale dei VV.F. sta sviluppando ormai da qualche anno l’applicazione di questa preziosa risorsa nelle prime fasi di assessment in micro-calamità e grandi emergenze in modo efficace. Nello stand VVF sono state presentate alcune applicazioni realizzate durante gli interventi di soccorso per gli incendi boschivi di Oristano del luglio scorso, nonché su emergenze alluvionali sull’asta del fiume Po alla fine del 2020 ed altri lavori.