Mobilità e decarbonizzazione. Questi i temi al centro delle tavole rotonde che hanno aperto lunedì 25 ottobre i lavori di #ForumAutomotive in programma all’hotel Melià di Milano.
Diviso in quattro momenti distinti, l’evento è stato inaugurato dalla presentazione in anteprima dei dati dell’Osservatorio Findomestic sui ‘Nuovi comportamenti di acquisto dei consumatori’, anticipati da Mauro Fritzsching, responsabile Automotive Marketing di Findomestic. Uno studio che conferma come l’approccio di chi desidera acquistare un’auto sia mutato negli anni del Covid, con un forte impatto sulla motorizzazione visto che “il 58 per cento degli intervistati evidenzia la volontà di passare all’ibrido o all’elettrico”. Una volontà sostenuta dalla ripresa della fiducia e dalla ridotta percezione degli aumenti rispetto ad altri beni, ma in un clima di grande confusione. “Solo il 50 per cento dei possibili clienti ha una vaga idea delle differenze tra le varie tecnologie, un’incertezza che rafforza il ruolo delle concessionarie. Il 73 per cento preferisce infatti affidarsi a un autosalone, in controtendenza con l’esplosione delle vendite online”.
La prima tavola rotonda ha raccolto le voci dei dealer, i più direttamente a contatto con gli automobilisti. La seconda parte del pomeriggio è stata invece dedicata alla voce della filiera.”Il Gpl si conferma primo tra le alimentazioni alternative – rimarca Andrea Arzà, presidente Federchimica-Assogasliquidi – le ultime rilevazioni Aci restituiscono una quota pari al 63% sul totale delle alimentazioni circolanti e nonostante la contrazione del mercato auto, nel mese di settembre il Gpl si attesta sul 9,4% del totale delle immatricolazioni. Se parliamo di decarbonizzazione, l’industria dei gas liquefatti può essere di grande aiuto alla transizione ecologica grazie al bioGpl ed alle miscele con prodotti rinnovabili (e al bioGnl per il trasporto pesante), soluzioni queste direttamente integrabili nella rete di distribuzione e nei veicoli, senza alcun investimento nelle infrastrutture di rifornimento”.
“Il nostro Paese rispetto ai maggiori mercati europei non si è dotato di un piano strategico di sostegno al settore auto e di incentivi ai consumatori per puntare al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – osserva Michele Crisci, Presidente di Unrae – Siamo in ritardo, ma la prossima Legge di Bilancio è una grande occasione per sostenere la transizione ecologica in un’ottica di sostenibilità e indirizzare risorse verso un programma di sostituzione delle auto più inquinanti con vetture di nuova generazione, realizzare un piano di sviluppo e attuazione urgente delle infrastrutture di ricarica ad alta potenza su tutto il territorio italiano con specifico riferimento alle nostre autostrade e rivedere con sollecitudine la fiscalità sull’auto in generale e sulle auto aziendali in particolare”.
“Le imprese della filiera devono puntare su vantaggiose sinergie e aggregazioni per poter affrontare gli enormi investimenti necessari alla trasformazione e per garantirsi un vantaggio competitivo futuro, anche guardando all’acquisizione di nuove competenze da realtà italiane e straniere. Tutto questo è realizzabile se esiste un piano strategico nazionale per accompagnare le aziende nel percorso di riconversione con adeguati strumenti di sostegno, di cui auspichiamo una rapida ed efficace definizione”, osserva Paolo Scudieri, Presidente di Anfia.