Stop al reddito di cittadinanza dopo due rifiuti, e non più tre, a un’offerta di lavoro. E’ la stretta prevista per l’rdc dalle misure della legge di bilancio in materia di riordino della disciplina. Si prevede, inoltre, che la domanda del reddito, resa dall’interessato all’Inps per sé e tutti i componenti maggiorenni del nucleo, “equivale a dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, ed è trasmessa dall’Inps all’Anpal, ai fini dell’inserimento nel sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. La domanda di RdC che non contiene le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro è improcedibile”.
L’autorizzazione di spesa, è incrementata di 1.065,3 milioni di euro per l’anno 2022, 1.064,9 milioni di euro per l’anno 2023, 1.064,4 milioni di euro per l’anno 2024, 1.063,5 milioni di euro annui per l’anno 2025, 1.062,8 milioni di euro per l’anno 2026, 1.062,3 milioni di euro per l’anno 2027, 1.061,5 milioni di euro per l’anno 2028, 1.061,7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029. La legge di bilancio introduce, inoltre, una serie di modiche alla legge del 2019 per il riordino della disciplina del Rdc.