Prima la Fi-Pi-Li, ora le strade gestite da ANAS. È quanto è emerso negli ultimi giorni con il DL infrastrutture che, concedendo ad ANAS la possibilità di costituire una nuova società delle strade, apre alla possibilità di introdurre pedaggi.
Se ciò si verificasse, per la Toscana le tratte interessate dalla misura sarebbero tre: Autopalio, Siena-Grosseto e Siena-Bettolle.
Detto in altre parole, si paventa il rischio dell’ennesima tassa per i mezzi pesanti. Come se i recenti rincari del carburante e dell’Adblue non fossero già abbastanza.
E come ha sempre fatto a fronte di rischi del genere, CNA Fita Toscana è pronta a scendere in campo con tutti i mezzi a disposizione per difendere la categoria di coloro che, trasportando beni essenziali, sono un volano dell’economia del nostro Paese.
E ancora una volta vogliamo ribadire il messaggio, che risulta avere difficoltà ad essere recepito: le aziende che l’associazione rappresenta sono per strada non per svago ma per espletare il proprio lavoro, rifornire gli insediamenti produttivi. Non riconoscere la loro rilevanza socio-economica e limitarsi ad addossare loro la colpa del traffico o dell’usura della strada, inserendo ancora una volta tratti di strade a pagamento, è profondamente ingiusto.
Ma la preoccupazione non si limita ai soli trasportatori: mentre per l’incomprensibile ipotesi del pedaggio sulla Fi-Pi-Li sollevata da Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze prevedeva una tassazione solo per il trasporto pesante, la costituzione di un nuova società all’interno di ANAS interamente controllata dal ministero dell’Economia rischia di trasformarsi in un ulteriore balzello economico per tutti i cittadini.
“Mettere a pagamento un’infrastruttura è una scelta politica del tutto legittima, ma solo quando questa è già terminata ed operativa. Il raccordo Siena- Firenze è tempestato da cantieri infiniti, con scambi di carreggiata estremamente pericolosi e con perdite di tempo incredibili. La Siena- Grosseto deve essere ancora completata dopo anni ed anni di attese, inserita nel progetto DUE MARI di cui ormai si parla da più di 50 anni. In un momento particolare come l’attuale, sentir parlare di pedaggi su superstrade e raccordi autostradali lo trovo dannoso ed irrispettoso verso un mondo lavorativo che sta cercando con tutte le forze di sopravvivere, nel senso letterale del termine” – dichiara il Presidente CNA Fita Toscana Michele Santoni. “Per di più, se si vuole procedere a rendere le strade a pagamento, deve essere offerta un’alternativa. Monitoreremo la vicenda come abbiamo sempre fatto, sperando le nostre preoccupazioni risultino infondate, ma allo stesso tempo siamo pronti a far sentire la nostra voce con tutti i mezzi di cui disponiamo” – conclude.