“Sul cloud abbiamo sottoposto una offerta: abbiamo lavorato bene con i nostri partner che sono Leonardo, Tim e Sogei. Sono state presentate altre offerte, ora la palla è al governo”. Ad affermarlo l’amministratore delegato di Cdp Dario Scannapieco rispondendo ieri a una domanda in occasione della presentazione del piano triennale di Cassa depositi e prestiti. Open fiber è una società per cui stiamo aspettando di fare il closing della nostra operazione con Enel, noi stiamo salendo al 60 pc con Macquarie al 40%; la società sta sviluppando un piano industriale ambizioso, ha un modello all’avanguardia; abbiamo assicurato il nostro sostegno a Open Fiber”. “Non siamo – spiega – ancora proprietari di Aspi, riteniamo che il closing dovrebbe avvenire nel primo trimestre del prossimo anno” ma “si tratta di una rete importante e Cdp ha già un presidio strategico su società che gestiscono le reti e l’approccio potrà essere simile. Sicuramente si lavora con un po’ di vista sul futuro e c’è una forte componente tecnologica da sviluppare accanto alla gestione della infrastruttura. Open fiber è una società per cui stiamo aspettando di fare il closing della nostra operazione con Enel, noi stiamo salendo al 60 pc con Macquarie al 40%; la società sta sviluppando un piano industriale ambizioso, ha un modello all’avanguardia; abbiamo assicurato il nostro sostegno a Open Fiber”.
Sostenibilità, addizionalità e sussidiarietà rispetto al mercato, strategie, policy e impatto sono i principi-chiave del Piano Strategico” approvato da Cassa Depositi e Prestiti, sottolinea Scannapieco nella nota che accompagna la diffusione del nuovo Piano. “Il punto di partenza – aggiunge – è l’osservazione delle sfide urgenti che l’Italia ha di fronte a sé. Cassa risponderà con un approccio complementare rispetto al mercato, indirizzando le risorse verso le priorità dell’Italia e puntando a raggiungere effetti positivi per imprese, pubbliche amministrazioni e famiglie”. “Il piano strategico di Cdp “non è una serie di cose da fare ma guarda al futuro, introduce principi d’azione e valori aziendali nuovi con la consapevolezza di voler generare con la propria azione un impatto positivo”, afferma. “A volte sui giornali si legge ‘Cdp ovvero la cassaforte dello stato’. Così si dà l’idea di qualcosa pesante e inerte, invece noi vogliamo sviluppare la parte della testa, pensare bene”, dice.
“Faremo interventi di scopo per quanto riguarda l’equity diretto. Continueremo a investire nelle imprese per favorirne la crescita e la stabilizzazione ma in logica exit: si entra, si aiuta a crescere e, quando è rafforzata o è stato raggiunto l’obiettivo, si esce”, dice. “Questo significa – ha aggiunto – che uno dei criteri essenziali è la rotazione dei capitali. Non si entra e si rimane in maniera permanente in aziende non strategiche ma si entra, si aiuta ma raggiunto obiettivo si esce”, dice. Il piano industriale di Cdp “si interseca in alcuni casi con il Pnrr; il piano è come una onda che sollevi tutte le barche e le faccia salire” in superficie, afferma. “Cdp metterà a disposizione le proprie competenze per mettere a terra i progetti” spiega annunciando la creazione di una task force che risponde all’Ad. “Ci piacerebbe, per valorizzare la nostra partecipazione in Euronext, aiutare più imprese a quotarsi. Oggi abbiamo un numero di quotate, soprattutto sul listino principale, molto basso. Vogliamo sfruttare questa opportunità per aiutare e dare suggerimenti al governo per snellire le procedure di quotazione e fare in modo che il mercato azionario diventi una fonte alternativa”, dice.
Sull’ipotesi di una uscita di Cassa Depositi e Prestiti dal capitale di Webuild, “ci sono degli impegni e spesso quando si interviene è per non uscire finché non sono raggiunti gli obiettivi”. “Fincantieri è una società quotata che ha un grandissimo impatto occupazionale e un grandissimo contenuto tecnologico, ha comunicato di recente dati positivi al mercato; è una azienda all’avanguardia su tanti fronti. Chi pensa che costruisca solo navi deve farvi visita per capire quale contenuto di tecnologia che c’è dentro”. L’idea di Cassa Depositi e Prestiti è “sostenere le imprese che hanno un chiaro piano di transizione energetica e, allo stesso tempo, sviluppare iniziative attraverso fondi che andiamo a sostenere, sia attraverso delle partnership con le nostre controllate per intervenire in modo diretto”, ha aggiunto Scannapieco, nel rispondere alle domande nel corso della presentazione del piano triennale.