Variante covid in Italia, “a oggi, in questo momento, ci sono sette casi. E tutti riconducibili al caso noto che sostanzialmente ha ingenerato sei ulteriori casi familiari”. Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, intervenuto al ‘Live in Courmayeur’ organizzato da SkyTg24. “Al momento fortunatamente – ha proseguito riferendosi a Omicron – non c’è una diffusione nel Paese, in Italia è ancora predominante la Delta”, ha riferito ancora. “In Sudafrica la Omicron – spiega – ha preso il sopravvento sulla Delta e ha incrementato la percentuale di contagi. Ha maggior potere contagiante, ma ciò non significa maggior potere di provocare patologia grave e non vuol dire che eluderà i vaccini”, ha specificato il coordinatore del Cts.
“La fotografia dell’oggi ci dice che la situazione dell’Italia si colloca tra le più favorevoli in Europa. E sostanzialmente, a parte la Spagna e la Svezia siamo il Paese con l’incidenza cumulativa più bassa”, ha sottolineato.
L’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori in Italia è un tabù? “Questa è una tematica che implica parecchi aspetti, e molti anche di natura sociale e politica, che devono essere attentamente valutati e ponderati, e la scelta poi spetta al decisore politico”, ha detto ancora Locatelli rispondendo alla domanda se sull’obbligo del vaccino anti Covid si è consultato, in questi giorni, con il premier Mario Draghi.
Sono state “decina di migliaia le vite che sono state salvate dai vaccini anti-Covid. Ovviamente tanto più ci fossimo vaccinato tanto più vite si sarebbero potute salvare”ha sottolineato quindi.
“Un conto è una situazione con una bassa proporzione di soggetti vaccinati un conto, come quella italiana, dove la percentuale di vaccinati è decisamente più elevata – ha precisato Locatelli – dove, non a caso, abbiamo numeri più favorevoli. Detto questo, ragionarne è una possibilità ma credo che le condizioni in Italia siano significativamente diverse rispetto agli altri paesi, quale la Germania”. “Diciamo che è l’ultima risorsa se la situazione dovesse peggiorare ma ora, personalmente, non vedo gli estremi stringenti per considerarla”, conclude.