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Covid Italia, balzo dei contagi. Vaccino 5-11 anni, si parte il 16 dicembre

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Balzo dei contagi covid in Italia. In 24 ore è stata superata la soglia dei 20mila casi: non accadeva dallo scorso 3 aprile. E mentre il totale delle somministrazioni di vaccino ha toccato quota 101.202.665 con l’84,98% della popolazione over 12 (pari a 45.896.960 persone) che hanno completato il ciclo vaccinale – 47.578.105 (l’88,09%) ha ricevuto la prima dose e 10.855.405 (pari al 52,83% ) che ha ricevuto la dose booster – da giovedì 16 dicembre si inizia a vaccinare anche i bambini nella fascia 5-11 anni. 

Covid Italia, ultimo bollettino
 

L’ultimo bollettino con i numeri del ministero della Salute segna 20.497 positivi, contro i 21.261 registrati il 3 aprile scorso. Per quanto riguarda invece le vittime, che sono state 118, bisogna risalire al 28 maggio, quando furono registrati 126 decessi. E sale anche l’incidenza, con 176 casi per 100mila abitanti, mentre resta stabile Rt nazionale che si attesta a 1,18. In aumento i ricoveri e l’occupazione delle terapie intensive. A trainare l’epidemia è ancora la variante Delta, mentre sono 26 i casi di Omicron segnalati. Scende lievemente l’indice Rt a livello nazionale, mentre “l’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 176 per 100mila abitanti (3-9 dicembre) contro 155 per 100mila abitanti (26 novembre-2 dicembre), dati flusso ministero Salute”, registra il report dell’Istituto superiore di sanità. 

Sono in aumento anche i ricoveri e l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. “Sono 20 le Regioni e province autonome che risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Una regione (Molise) è classificata a rischio basso”, sottolinea ancora il monitoraggio della Cabina di regia. Sono “12 le Regioni e le province autonome che riportano un’allerta di resilienza. Nessuna Regione e provincia autonoma riporta molteplici allerte di resilienza”, continua il report. 

Calabria in zona gialla
 

Calabria in zona gialla da lunedì 13 dicembre – con Friuli Venezia Giulia e Alto Adige – e scattano nuove regole tra mascherina, ristoranti e bar al chiuso. Un’altra regione lascia dunque la zona bianca, come stabilisce l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. La ‘retrocessione’ prevede nuove regole, a cominciare dalla principale misura: la mascherina diventa obbligatoria anche all’aperto. Per il resto, il punto di riferimento rimane il Super green pass: il certificato riservato a vaccinati e guariti garantisce l’accesso ad una serie di attività e di servizi. Il Super green pass consente di entrare nei ristoranti al chiuso e sedersi al tavolo. In generale, il passaggio in zona gialla determina la riduzione a 4 posti al tavolo, dettaglio non trascurabile nel periodo di Natale. Dimezzata, inoltre, la capienza di cinema e teatri. 

Vaccino covid, fascia 5-11 anni: si parte il 16 dicembre
 

Vaccino anti-covid per la fascia 5-11 anni, si parte il 16 dicembre. Sono pronte per la distribuzione 1,5 milioni di dosi, fa sapere il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, generale Francesco Paolo Figliuolo, in una nota inviata alle Regioni e alle Province autonome. Intanto sono arrivate anche una serie di Faq da parte dell’Istituto superiore di sanità per rispondere a paure e dubbi. 

Vaccino bambini e Faq Iss: perché vaccinare, rischi e benefici
 

“Seppure in misura minore rispetto all’adulto, anche nell’età infantile l’infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute, tanto è vero che circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva”, ricorda l’Istituto superiore di sanità nell’approfondimento pubblicato sul sito ‘Vaccinazione anti Covid ai bambini: cosa sapere’. “Anche nei casi (e sono fortunatamente la grande maggioranza) nei quali l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito ‘long Covid’, e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo”, si legge nell’approfondimento dell’Iss. 

Per quanto riguarda gli effetti collaterali “come per tutti i farmaci e i vaccini anche quelli messi a punto contro il Covid presentano un rischio di effetti collaterali. La sicurezza dei vaccini anti Covid è monitorata continuamente dalle agenzie regolatorie di tutto il mondo, e anche per le fasce più giovani il rischio di eventi avversi gravi è risultato molto raro. Il rischio di eventi avversi deve essere confrontato con quello di incorrere nelle conseguenze dell’infezione, ed è su questa base che viene calcolato il rapporto rischi-benefici da parte delle agenzie regolatorie. L’Ema, l’agenzia regolatoria europea sui medicinali ha concluso che il rapporto tra benefici e rischi è positivo anche per la fascia d’età 5-11 anni”. 

“Il sistema immunitario dei bambini è ‘programmato’ per reagire a possibili pericoli già dalla nascita. Il vaccino anti Covid, così come gli altri, ‘insegna’ al sistema immunitario a riconoscere l’agente infettivo prima dell’effettiva esposizione, contribuendo così a rafforzarlo”. E’ la risposta dell’Istituto superiore di Sanità alla fake news: ‘I vaccini indeboliscono il sistema immunitario ancora non sviluppato dei bambini’, nell’approfondimento pubblicato sul sito ‘Vaccinazione anti Covid ai bambini: cosa sapere’. 

L’Iss ricorda inoltre che “nei soggetti giovani (adolescenti e giovani adulti) è stato riportato un rischio aumentato di miocardite e pericardite, che rimane però estremamente basso, intorno ai 50 casi per milione dopo due dosi. Nella maggior parte dei casi, inoltre, tali manifestazioni hanno avuto un decorso assolutamente benigno. In generale nei bambini più piccoli si osserva un minore rischio di sviluppare queste patologie, e non sono stati segnalati casi durante i test clinici”. “Le informazioni di sicurezza oggi disponibili riguardano non solo i 3000 bambini che hanno ricevuto il vaccino nell’ambito della sperimentazione clinica, ma comprendono anche i primi dati raccolti negli oltre 3 milioni di bambini di 5-11 anni già vaccinati negli Stati Uniti. La sicurezza del vaccino sarà comunque mantenuta sotto costante e stretto monitoraggio da parte di tutte le agenzie del mondo”. 

Vaccino 5-11 anni, effetti collaterali
 

“Non è raccomandato dare farmaci antidolorifici prima della vaccinazione per cercare di prevenire eventuali effetti collaterali”. E’ una delle indicazioni dell’Istituto superiore di sanità, che ha pubblicato online sul sito un primo piano sulla vaccinazione anti Covid-19 ai bambini 5-11anni, per chiarire i dubbi dei genitori e smontare diverse fake news. Prima della vaccinazione, questi i consigli degli esperti: “Parla con il bambino prima della vaccinazione per spiegargli bene cosa sta per fare; riporta al medico vaccinatore eventuali episodi di allergie avuti dal bambino. Per prevenire traumi dovuti a un eventuale svenimento durante la vaccinazione il bambino deve stare seduto o sdraiato”. E dopo il vaccino? “Dopo la vaccinazione verrà chiesto di attendere 15-30 minuti sotto osservazione prima di lasciare il centro vaccinale per monitorare l’eventuale comparsa di reazioni allergiche e, nel caso, poter intervenire tempestivamente”, spiega l’Iss. Quali I principali effetti collaterali? “Nel braccio dove è stata fatta l’iniezione potrebbero verificarsi dolore, rossore e gonfiore. Potrebbero inoltre manifestarsi sintomi quali stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. Tali sintomi sono generalmente di lieve entità e si risolvono nel giro di 1-2 giorni”.