Stato d’emergenza e proroga al 2022. “Sono ore non semplici. E’ convocato per oggi un Consiglio dei ministri in cui probabilmente ci saranno ulteriori scelte relative anche all’emergenza che è ancora in corso in questo Paese”, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto al seminario ‘La casa come primo luogo di cura del cittadino. L’accreditamento delle cure palliative e delle Reti di cure palliative’. “Stiamo vivendo un momento davvero cruciale della storia del nostro Servizio sanitario nazionale. E abbiamo due sfide”. Una è quella di aprire una “stagione di riforme” per il Ssn, ha ricordato il ministro, ma “la prima non può che essere ancora la gestione del Covid”.
“Sarebbe un’illusione pensare che possiamo guardarla come una cosa del passato – ha puntualizzato Speranza – è un qualcosa del presente, come ci dicono i numeri che arrivano ogni giorno non solo dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei e del mondo, ma anche dalle nostre regioni. Sono numeri in crescita ormai costante da diverse e numerose settimane, numeri che ci segnalano un’epidemia che continua a essere un problema molto reale e concreto con cui fare i conti”.
“I numeri delle vaccinazioni” anti-Covid “soprattutto negli ultimi giorni sono molto incoraggianti”. E “abbiamo segnali positivi anche per le prenotazioni dei più piccoli”, per “la vaccinazione che inizierà a partire da dopodomani, da giovedì. Il mio messaggio è sempre molto netto e molto chiaro: dobbiamo fidarci dei nostri pediatri. Abbiamo in Italia alcuni dei migliori del mondo. Su una scelta così delicata il mio invito alle persone è a fidarsi di loro. Non è una materia che può essere delegata ai social network o alle discussioni che si fanno la mattina nei bar, non è materia da talk show televisivi. Affidiamoci a chi ha dedicato tutta la propria vita ed esperienza professionale alle persone di cui stiamo discutendo, cioè ai nostri figli”, ha detto ancora Speranza.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, “anche ieri abbiamo avuto una cifra di somministrazioni intorno al mezzo milione, venerdì eravamo arrivati addirittura a 550mila e sono ottimista: cresceremo ancora nei prossimi giorni. C’è anche un segnale importante sulle prime dosi”, sui cui “abbiamo segnali di crescita rilevante. Nelle ultime due settimane 450mila persone hanno deciso di fare la prima dose”. “Penso che questo sia un messaggio positivo”, ha aggiunto ricordando che in Italia sono ormai state “somministrate oltre 100 milioni di dosi in meno di 12 mesi”.
“I booster” del vaccino anti-Covid “sono ancora più importanti dinanzi alle prime notizie che ci arrivano dagli altri Paesi europei anche in termini di nuove varianti. Quello che stiamo iniziando ad apprendere, da prime informazioni che andranno ovviamente approfondite, è che le terze dosi, i richiami, sono ancora più importanti di fronte a questa variante Omicron: ci consentono di avere uno scudo ancora più forte. E il mio messaggio non può che essere questo: l’invito ai nostri concittadini a vaccinarsi, a fare i richiami, a prenotarsi, e a fare anche le prime dosi. Perché questa è la leva fondamentale che ci può accompagnare nelle settimane non semplici che sono ancora di fronte a noi”.