La variante Omicron spaventa e crescono i paesi europei che impongono regole più rigide d’ingresso, così come hanno già scelto di fare Italia e Grecia. Oggi è la Francia a imporre restrizioni per chi viene dalla Gran Bretagna, mentre la Svezia rinuncia alle esenzioni per i paesi nordici e il Portogallo, così come l’Irlanda chiedono i tamponi. E la Svizzera, che non fa parte dell’Ue ma è compresa nello spazio Schengen, già chiede a tutti un tampone dal 4 dicembre.
FRANCIA – Da sabato potranno entrare dalla Gran Bretagna soltanto “residenti in Francia e loro famigliari”. Per tutti gli altri sono possibili eccezioni per motivi urgenti, che escludono turismo e lavoro. Tutti i viaggiatori, vaccinati o no, dovranno presentare, alla partenza, il risultato negativo di un test effettuato non oltre 24 ore prima.
GRECIA: a partire da domenica, i viaggiatori provenienti da Regno Unito e Danimarca dovranno presentare un tampone molecolare con risultato negativo effettuato non più di 48 ore prima, insieme al certificato di vaccinazione.
IRLANDA: chi arriva nel paese, anche se vaccinato, deve esibire il risultato negativo di un test antigenico effettuato non più di 48 ore prima o Prc eseguito da non più di 72 ore.
PORTOGALLO: Lisbona ha esteso i controlli previsti alle frontiere oltre la precedente scadenza del 9 gennaio. Tutte le persone in arrivo devono esibire un test negativo, anche se vaccinate.
SVEZIA: dal 21 dicembre cade l’esenzione per i viaggiatori nordici, a cui non era richiesto il green pass. Ora dovrà esibirlo anche chi viene da Danimarca, Finlandia, Islanda e Norvegia. E il ministro della Salute ha invitato tutti a fare un test prima di entrare nel paese.
SVIZZERA: dal 4 dicembre, chi entra nel paese deve esibire un test negativo Pcr effettuato non più di 72 ore prima. Un secondo test, Pcr o antigenico rapido, deve essere effettuato 4-7 giorni dopo l’arrivo.