Covid in Lombardia, sono quasi 1 milione i tamponi effettuati in farmacia in soli 7 giorni. “Ci sono code nelle farmacie, ma anche in tutti i drive through degli ospedali. La richiesta di tamponi è aumentata tantissimo. La gente è un po’ sbandata e abbandonata a se stessa. Ne ho viste tante in tanti anni di lavoro, ma questo è davvero un periodo di pandemia mondiale, basta vedere anche quello che succede in Francia o negli Usa. Come alleggerire questa pressione sul sistema tamponi? Ci devono essere delle regole certe per le persone. Vedremo se le nuove disposizioni governative che potrebbero arrivare nelle prossime ore le daranno”. E’ la riflessione di Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia e di Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza, che all’Adnkronos Salute commenta la situazione di questi giorni.
Nella regione, dallo scorso febbraio, circa 2mila farmacie convenzionate hanno eseguito “oltre 8 milioni di tamponi – spiega -. Però ora in una settimana ne facciamo 800-900mila”, oltre 100mila al giorno in tutta la Lombardia. “L’aumento calcolato a livello nazionale è del 20% durante le festività”, probabilmente in Lombardia pesa di più.
“Ma le farmacie riescono a evadere le richieste”, assicura Racca, anche se “certamente bisogna fare delle code. Ora la Regione ha mandato una circolare in cui dice chi deve fare i tamponi e spiega che deve farlo chi sta male, chi deve certificare la guarigione, i contatti stretti. Ma le persone lo fanno ugualmente, se devono andare a trovare un parente o per una cena preferiscono essere sicure. E quindi la richiesta diventa ancora più importante, sia di tamponi fatti in farmacia che di quelli da acquistare e fare in casa”.