L’obbligo vaccinale anti Covid per gli over 50 “è una scelta forte e giusta, che ha l’obiettivo fondamentale di ridurre l’area dei non vaccinati nel nostro Paese. Area che è già ampiamente minoritaria: parliamo di” una percentuale “che è poco sopra il 10% di italiani sopra i 12 anni che non si sono vaccinati. Eppure questo 10% produce l’occupazione di due terzi dei posti letto” Covid “in terapia intensiva e della metà dei posti letto in area medica”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite al Tg1.
“Ridurre l’area dei non vaccinati – ha sottolineato – è davvero fondamentale, ci può consentire di alleggerire la pressione sugli ospedali, salvare tantissime vite umane” e permettere “al nostro Paese di continuare a crescere e ripartire”.
“I casi” di Covid “stanno aumentando in maniera molto significativa nel nostro Paese, e in Europa. La Francia” per esempio “ha superato 330mila casi in 24 ore e anche negli Usa” hanno registrato “oltre un milione di casi in 24 ore. In questo momento i casi sicuramente ci preoccupano, ma l’attenzione più grande dobbiamo metterla sui nostri ospedali, sull’occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva, e per questo è fondamentale ridurre il numero dei non vaccinati, perché sono proprio i non vaccinati ad occupare larga parte dei posti letto nei nostri ospedali” ha detto il ministro della Salute.
Quella che stiamo giocando contro il Covid “è una partita ancora non semplice, ma abbiamo le risorse come Paese per poterla affrontare con tutta la determinazione di cui siamo capaci – ha aggiunto – L’esperienza di questi mesi così difficili di lotta contro il Covid ci ha insegnato che la vera differenza la fanno sempre i comportamenti individuali e oggi più che mai abbiamo bisogno di essere rigorosi su questi comportamenti. Abbiamo bisogno di utilizzare sempre le mascherine con grandissima attenzione, soprattutto le più protettive”, le Ffp2, “che sono state da poco calmierate dal governo in termini di costo. Abbiamo bisogno di rispettare le regole del distanziamento e di evitare contatti che non siano necessari”, ha elencato il ministro.
Quanto al rientro in classe, “il governo ha scelto di tutelare il più possibile la scuola, come presidio fondamentale per la nostra comunità. E quindi l’indirizzo è e resta: scuola in presenza e in sicurezza” ha ribadito Speranza, nel giorno in cui la Campania ha annunciato l’intenzione di tenere chiuse elementari e medie. “Non vogliamo che siano i più piccoli, i nostri figli, a pagare il prezzo di questa nuova fase epidemica”, ha sottolineato il ministro.
Poi il lavoro. “Nelle ultime ore – ha ricordato – è stata approvata una circolare importante firmata dal ministro Brunetta e dal ministro Orlando sul lavoro agile, a distanza. Sarà fondamentale che questa circolare venga adottata velocemente dal più alto numero di aziende private e anche dagli enti pubblici, perché il lavoro a distanza può aiutarci molto a spezzare la catena del contagio”.